il percorso che porta all’istituzione delle 4 Ast (Aree Sindacali Territoriali) nella Regione. Tanti i punti al centro del dibattito con attenzione a due temi in particolare. Il primo ha riguardato il rapporto territoriale tra economia e lavoro e le risposte al disagio sociale scaturito dagli effetti pesanti della crisi. “Dobbiamo dare le risposte necessarie perché è in gioco la vitalità della regione e delle nuove generazioni. – ha detto il Segretario della Cisl di Udine, Roberto Muradore nella sua relazione introduttiva – La provincia di Udine, nel periodo 2008-2014, ha visto calare il suo reddito del 20,5%: molto di più della perdita regionale e di territori come Pordenone”. Commercio ed edilizia i settori che hanno subito il tracollo maggiore mentre il calo dell’occupazione è stato del 6,5% “con l’espulsione massiccia dei giovanissimi e dei giovani dal mercato del lavoro e il trattenimento forzato delle classi di età più mature all’interno della produzione grazie alla legge Fornero”. La decrescita del reddito ha alimentato la povertà relativa e ha fatto ricomparire la povertà estrema che “pensavamo ormai fosse retaggio del passato”, ha aggiunto Muradore. Soprattutto il lavoro inutilizzato rischia di traghettare “i soggetti coinvolti in una situazione ad elevato rischio povertà”. La Cisl di Udine ha proposte concrete e se ne è fatta portatrice nei confronti delle istituzioni locali e delle controparti. Il confronto è stato avviato e l’impegno della dirigenza è quello di costruire le condizioni di svolta. Il secondo tema al centro del confronto è stato quello strategico della Regionalizzazione. “Qui a Tricesimo – ha spiegato Muradore – non abbiamo celebrato il Congresso territoriale ma l’Assemblea congressuale della Ast di Udine che ha eletto i delegati al Congresso regionale vero e proprio. Una realtà nuova per rendere ancora più importanti i territori e le ex Ust, un work in progress nel quale ogni dirigente dovrà fornire il proprio contributo di intelligenza ed esperienza”. E nel suo intervento, Giovanna Ventura ha rimarcato proprio l’accento sul fatto che “la regionalizzazione della Cisl del Friuli non rappresenta solo un semplice atto statutario né soltanto una scelta organizzativa ma, soprattutto, costituisce l’impegno di tutto il gruppo dirigente impegnato a razionalizzare le risorse economiche e umane per realizzare una più forte rappresentanza e un ruolo più incisivo nei confronti delle istituzioni e delle controparti. Questa scelta ci aiuta a realizzare anche una presenza più efficace sul territorio”. Con l’appuntamento di Udine, inoltre, si completa il percorso delle Assemblee congressuali delle Ast del Friuli e sarà il Congresso regionale della Cisl Friuli Venezia e Giulia che dovrà indicare il nuovo progetto della Usr e dovrà scegliere i dirigenti che realizzeranno questo progetto. “Tutte le ex Ust – ha aggiunto Ventura – dovranno essere coinvolte in questo progetto attraverso l’apporto e il contributo di dirigenti che hanno le conoscenze, l’esperienza e la capacità pro

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