Visentini: “L’Europa ha davanti a sè tre sfide: salute e sicurezza, ricostruire un modello economico più giusto, la guerra”

Pubblicato il 26 Mag, 2022

“Credo che l’Unione Europea abbia in questo momento tre sfide fondamentali di fronte a sé” ha detto Luca Visentini intervenuto alla Tavola Rotonda “L’Europa crocevia della nuova globalizzazione”. “La prima è la salute pubblica, – ha detto – la seconda è come ricostruire il nostro modello economico, sociale rendendolo finalmente giusto. La terza ed ultima sfida per Visentini è il tema della guerra e delle conseguenze ad essa legate. Circa quest’ultimo tema Visentini ha tenuto a salutare Alexander e Natalia, i due colleghi sindacalisti ucraini “che ieri da questo palco hanno portato la testimonianza delle lavoratrici e dei lavoratori che sono stati oppressi per molti anni e che oggi sono costretti ad emigrare dal loro paese a causa della guerra”.

“La pandemia ci ha dimostrato come l’Europa, il nostro Paese, gli altri stati non fossero pronti ad affrontare una emergenza sanitaria” ha ricordato il Segretario della CES tornando a parlare della prima delle sfide che l’Europa si trova a dover affrontare, quella della salute . “E la ragione per la quale non eravamo pronti – sottolinea – è che abbiamo impiegato più di dieci anni  a distruggere, smantellare, mettere a rischio i nostri servizi pubblici, la nostra sanità pubblica, e a mettere sotto pressione continua le persone, le lavoratrici e i lavoratori che sono impegnati in questi servizi essenziali. Le politiche di austerità avevano smantellato il nostro stato sociale, la nostra sanità pubblica, i nostri servizi pubblici. Mai più dobbiamo degradare i lavoratori e le lavoratrici dei settori pubblici in ogni paese dell’Unione Europea”.

Ha poi parlato di un altro tema strettamente legato alla salute, quello della liberalizzazione dei brevetti sui vaccini . “E’ inaccettabile – ha osservato – che l’Unione Europea sia  l’unica istituzione internazionale rimasta che si oppone alla sospensione delle patenti dei brevetti per la democratizzazione dei vaccini a livello mondiale. Abbiamo tentato in tutti i modi di far passare questo tema della liberalizzazione dei brevetti  a livello della organizzazione mondiale del commercio, con forti alleanze con paesi come  il Sudafrica e gli Stati Uniti ma non è stato possibile per l’opposizione dell’Unione Europea”.

E legato al tema della salute è quello della salute e sicurezza sul lavoro: “Ho apprezzato molto quanto detto da Sbarra nella sua relazione di ieri su questi temi. -afferma Visentini- Questa è diventata una battaglia europea e mondiale. La prossima settimana alla Conferenza della organizzazione internazionale del lavoro riusciremo, dopo grandi battaglie,  a far riconoscere questo tema come un diritto umano fondamentale. E’ un successo straordinario del movimento dei lavoratori e delle lavoratrici  a livello internazionale, ma non è sufficiente. Perché se noi non riusciamo a rendere reale la protezione di salute e sicurezza sui posti di lavoro, ogni giorno che le persone che noi rappresentiamo vanno a lavorare, avere un diritto riconosciuto sulla carta non sarà sufficiente. Dobbiamo necessariamente proseguire questa battaglia.

Quanto all’altra sfida: “L’economia è lo strumento per diffondere il benessere, per far si che ciascuno abbia delle opportunità giuste di partecipare al benessere comune” ha detto. “Come riusciamo a passare da una economia che è al servizio soltanto dei profitti e degli interessi delle multinazionali ad una economia che finalmente è al servizio del benessere delle persone.”

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a cura di CISL TV

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