Roma, 10 giugno 2015. “Finalmente è stato messo a punto uno strumento valido per garantire alti standard di qualità nel nostro settore”: così il presidente dell’Inas Cisl, Antonino Sorgi, commenta l’emanazione del decreto che fissa dodici indicatori che rileveranno in modo preciso i dati relativi all’attività, al personale impiegato e all’organizzazione dei patronati.
“Siamo a favore di tutto quanto supporti trasparenza e correttezza gestionale e il sistema predisposto va esattamente in questa direzione: dunque è ovvio che ne siamo i primi sostenitori”, prosegue Sorgi.
Il lavoro al riguardo non è ancora terminato, però. “Ci sono ancora molte questioni aperte, soprattutto per quanto riguarda le modalità di applicazione degli indicatori. Del resto la fase sperimentale decisa dal ministero del Lavoro servirà anche a definire questi aspetti. Apprezziamo l’indicazione di testare gli strumenti messi a punto: questo approccio denota la serietà con cui si sta lavorando in questo ambito”, spiega il presidente dell’Inas.
Il decreto, dunque, è costruito in modo da garantire ai cittadini servizi all’altezza del compito di tutela individuale che la Costituzione affida proprio ai patronati.
“Aderiamo totalmente a questo obiettivo ed è per questo che – conclude Sorgi – siamo aperti al dialogo, per collaborare alla definizione delle questioni ancora aperte e per fare in modo che le soluzioni siano le più adeguate al corretto funzionamento del sistema”.