Roma, 12 giugno 2015- “Da una prima analisi dei contenuti dei decreti attuativi del Jobs act, riteniamo importante la scelta del Governo di non avere esercitato la delega sul salario minimo. Questa era una delle richieste centrali della Cisl che il Governo ha accolto, lasciando alle parti sociali anche le materie legate alla riforma del modello contrattuale e le regole sulla rappresentanza”. Lo dichiara il Segretario confederale della Cisl, Gigi Petteni, commentando l’appovazione dei decreti attuativi del Jobs act da parte del Cdm.”Naturalmente vanno letti con attenzioni tutti i punti del decreto, in particolare quelli riguardanti gli ammortizzatori sociali- continua Petteni- ma l’estensione della cassa integrazione e dei contratti di solidarieta’ anche alle piccole imprese tra i 5 e i 15 dipendenti e’ per la Cisl un risultato certamente storico. Così come e’ importante aver aumentato la durata dei congedi parentali per consentire una migliore conciliazione tra lavoro e famiglia. Altro aspetto positivo è l’uso dei contratti di solidarietà per portare a 36 mesi gli ammortizzatori sociali. Occorre ora valutare con attenzione il tema delle politiche attive del lavoro per capire se c’e’ un vero segno di cambiamento, in particolare se queste politiche saranno fatte in modo adeguato perche’ e’ li’ che si potra’ avere una vera svolta in tema di nuova occupazione. Dobbiamo fare qualcosa di più per i giovani rilanciando i contratti di solidarietà intergenerazionali. E’ positiva la riconferma del ruolo della contrattazione e della bilateralita’ che rafforza la scelta popsitiva gia’ fatta dal Governo di privilegiare e di incentivare il contratto a tempo indeterminato per i neo assunti. Naturalmente ci muoveremo come Cisl per migliorare le criticita’ del testo, cosi’ come abbiamo fatto in questi mesi con le nostre proposte- conclude Petteni- confrontandoci anche fuori dai riflettori mediatici con il Governo ed il Parlamento, per fare nel modo migliore il nostro mestiere e gli interessi dei lavoratori che rappresentiamo”.