Roma, 15 giugno 2015. Se guardiamo agli ultimi sette contratti, la Fiom non ne ha fatti cinque. Se anche la FIM-CISL non avesse rinnovato i contratti degli operai Fiat la perdita sui salari ammonterebbe ad oltre 320 euro mese, a cui dovremmo sommare il rinnovo 2015 che stiamo facendo. E’ quanto dichiarato oggi dal segretario nazionale della FIM-CISL Ferdinando Uliano all’assemblea di alle carrozzerie di Mirafiori.
Il calcolo è presto fatto: la Fiom non ha firmato i contratti nazionali 2001, 2003, 2009, 2013 e 2014 complessivamente valgono circa 320 euro mese pari a € 4.160 euro annui. A cui aggiungere il rinnovo del contratto 2015 che stiamo definendo che ammonta circa dai 1.430 ai 1.914 euro per ogni anno, che con erogazione variabile sulla redditività a fine 2018, può erogare complessivamente dai 7040 ai 10736 euro. Con noi Marchionne ha dovuto pagare gli aumenti contrattuali, con la Fiom avrebbe risparmiato. Fare sindacato, significa contrattare.
Ufficio Stampa Fim Cisl