18 settembre 2015 – “Se Federalimentare pensa di poter subordinare la trattativa per il rinnovo del contratto nazionale sull’industria alimentare al confronto sulla riforma del modello di contrattazione commette un grave errore e rischia di creare nel settore notevoli tensioni sociali. L’opposto di quello che serve a lavoratori e imprese”. Lo ha detto Luigi Sbarra, Segretario Confederale Cisl e Commissario Nazionale Fai-Cisl, chiudendo a Riccione un’iniziativa delle Fai del Nord su Agricoltura e responsabilità d’impresa, facendo riferimento alla trattativa in corso sul rinnovo del contratto nazionale dell’industria alimentare. “L’importante e necessaria formulazione di un nuovo modello contrattuale deve viaggiare insieme ai tavoli aperti sui rinnovi. Non c’è incompatibilità tra i due obiettivi, ma l’ambizione da parte del sindacato di raggiungere il miglior risultato utile sia per i lavoratori sia per la competitività delle aziende. Traguardo evidente nel caso della piattaforma unitaria presentata a Federalimentare, fondata su un impianto coerente e responsabile, che rilancia partecipazione e innovazione, sfidando le imprese sul piano della competitività. Non una sterile rivendicazione, quindi, ma l’inizio di un percorso che vede nei rapporti industriali un motore di crescita comune. La trattativa può e deve andare avanti, non ci sono alibi”, ha concluso Sbarra.