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Dl Colosseo, Faverin: “Bene se c’è intenzione di investire, ma confondere assemblea e sciopero non aiuta”

Pubblicato il 21 Set, 2015

21 Settembre 2015 – “Decreto Colosseo? Bene se c’è l’intenzione di investire e di portare più risorse, ma non c’entra niente il diritto di assemblea con quello di sciopero” così Giovanni Faverin, segretario generale Cisl Fp, nell’intervista al Gr3 RadioRai sull’ipotesi di un provvedimento dopo l’assemblea di ieri dei lavoratori dei beni culturali, assemblea peraltro autorizzata dallo stesso Mibact attraverso il soprintendente. La Cisl ribadisce il suo “no” a turisti e utenti ostaggio dei disservizi: diritti dei lavoratori e aspettative dei cittadini possono conciliarsi senza creare danno a nessuno, ma vanno risolti i problemi veri che da troppo tempo affliggono il sistema dei Beni culturali.
Sull’ipotesi di decreto avanzata dal premier e dal ministro Franceschini, Faverin è chiaro: “l’assemblea non è regolamentata dalla legge 146/90 sui servizi pubblici essenziali, non serve confondere le cose”.
Se questo paese avesse investito metà delle risorse dell’Expo per i beni culturali, continua il segretario di categoria della Cisl, il Paese darebbe un servizio ben diverso ai 30 milioni utenti che si aspettano un trattamento migliore. “Semmai bisogna domandarsi come mai il personale fa le assemblee”, rimarca Faverin. “Da un anno e mezzo gli stipendi non sono pagati regolarmente, perché tra Mibact e Ministero dell’Economia non vengono autorizzati i pagamenti delle ore che il personale fa in aggiunta per tenere aperti siti e muse 360 giorni all’anno e anche di notte”. Per la Cisl c’è poi il nodo organizzativo: organici in cronica carenza e sistema degli appalti. “Bisogna smetterla con le troppe concessionarie che danno lavoro e servizi in maniera non sempre adeguata, e decidere di iniziare ad assumere il personale che manca: architetti, archivisti, storici dell’arte, restauratori, custodi, vigilanti”.
Per il sindacato: “Bisogna fare una vera riorganizzazione. Il Ministro, prima di affidarsi a decreti flash, apra un tavolo di confronto con i lavoratori per l’innovazione e per lo sviluppo del sistema di valorizzazione del patrimonio culturale”.

Ufficio stampa CISL FP

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