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Patronati. Inas Cisl, le conseguenze della legge di stabilita: a rischio 2000 posti di lavoro e taglio alle prestazioni gratuite per i cittadini

Pubblicato il 17 Nov, 2015

Riccione, 17 novembre 2015- Circa 2.000 posti di lavoro a rischio ed una riduzione significativa dell’accesso ai diritti previdenziali e socio-assistenziali per i cittadini: queste le conseguenze dei tagli attualmente previsti dalla legge di stabilità per il fondo patronati, secondo l’Inas Cisl. “Le misure ipotizzate non prevedono una corrispondente riduzione dei servizi che dobbiamo erogare per legge. Già l’attuale sistema prevede che ci venga rimborsata solo una parte delle prestazioni – spiega Antonino Sorgi, presidente dell’Inas Cisl a margine dalla Conferenza Organizzativa della Cisl in corso a Riccione – e ora si pretende che garantiamo la stessa gamma di attività con risorse estremamente più ridotte. Senza il personale necessario nel caso dei licenziamenti, sarà impossibile far fronte a qualsiasi richiesta. Nonostante le ripetute richieste di eliminare tali ingiustificabili misure e procedere ad una riforma del sistema, proposta nel 2015 proprio dal Governo come condizione per non toccare più il fondo e mai decretata dal Ministero del Lavoro, ad oggi la riduzione strutturale di risorse aggiunge una sforbiciata di 48 milioni a quella di 35 dello scorso anno. Si torna ad attaccare tutele previste per i cittadini dalla Costituzione, oltretutto con tagli retroattivi illegittimi per qualsiasi azienda, così come per noi che – oltretutto – svolgiamo un ruolo di pubblica utilità”, conclude Sorgi.

Ufficio stampa Cisl

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