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Programma PAC Servizi di Cura . Bernava (Cisl) e Rimoldi (Fnp Cisl): Ancora in salita la strada per raggiungere il “grande risultato” di cui parla il Ministro Alfano

Pubblicato il 29 Gen, 2016

Roma, 29 Gennaio 2016. Non vi sono dubbi che il Programma Nazionale dei Servizi di Cura, che utilizza i fondi di riprogrammazione del PAC per potenziare e diffondere i servizi socio-educativi relativi alla prima infanzia e domiciliari relativi agli anziani non-autosufficienti, sia un’importante occasione per le quattro Regioni interessate per investire strutturalmente nel potenziamento della rete dei servizi. Ma dalle dichiarazioni del Ministro Alfano rese nella giornata di ieri non traspare la reale situazione di difficile avanzamento in cui verte il Programma stesso. Il programma PAC Servizi di Cura (PNSCIA) prevede una ingente quantità di risorse, frutto della riprogrammazione di fondi comunitari, da destinare al sistema dei servizi sociali delle quattro Regioni del Sud ex Obiettivo Convergenza. Ma per le innumerevoli criticità che sta affrontando rischia di rivelarsi un ennesimo flop. Nel Report di avanzamento del Programma fotografato a dicembre 2015, presentato in sede di CIS (Comitato di Indirizzo e Sorveglianza) dall’Autorità di Gestione del Ministero dell’Interno stesso, si può impietosamente leggere come a pochi mesi dalla conclusione dei Piani di intervento relativi al Primo riparto sia stato impegnato solamente il 37% delle risorse finanziate per gli anziani e il 15% di quelle relative alla prima infanzia. La situazione regionale risulta piuttosto diversificata, ma comunque in nessun caso la percentuale di impegno supera il 50%. La stessa Intesa inter-istituzionale, siglata lo scorso 18 dicembre tra l’Autorità di Gestione PAC‐Ministero dell’Interno, Anci e Regioni afferma: “nonostante i correttivi già apportati, persistono ancora difficoltà che impediscono la piena fluidità della spesa programmata ed il dispiegarsi pieno dei risultati attesi dei progetti di servizio selezionati, sia in relazione alla fase precedente alla assunzione delle obbligazioni giuridicamente vincolanti sia in relazione all’avanzamento della spesa rendicontata.” I nodi da sciogliere per garantire un efficace presidio all’avanzamento del Programma sono numerosi, e sarà fondamentale comprendere anche attraverso il Monitoraggio in atto su quali questioni si dovrà tempestivamente intervenire per dirimere gli ostacoli che ne rendono difficoltoso l’avanzamento. Bisogna intervenire subito sia nel territorio per supportare la programmazione sociale, a partire da una corretta rilevazione e un efficace orientamento della domanda, sia nelle procedure tecniche di comunicazione e rendicontazione. Solo con un forte impegno e un’altrettanto forte collaborazione inter-istituzionale, e il pieno coinvolgimento del partenariato sociale, si potrà raggiungere il “grande risultato” di cui il Ministro Alfano parla. Ma la strada è ancora molto in salita. Mauurizio Bernava, Segretario Confederale Cisl Attilio Rimoldi, Segretario Nazionale Fnp Cisl

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