23 maggio 2016- La Cisl ricorda oggi il tragico assassinio di Giovanni Falcone. Non c’e’ sviluppo e progresso civile senza legalita. “La mafia non e’ ancora vinta”. Lo scrive sulla pagina Facebook della Cisl, Annamaria Furlan, Segretaria generale della Cisl, sull’anniversario della strage di Capaci in cui persero la vita Giovanni Falcone, la moglie e gli agenti della scorta. “Sono passati 24 anni dalla strage di Capaci, il tragico assassinio di Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e dei suoi tre uomini della scorta- aggiunge la Furlan- Fu una pagina davvero terribile della nostra storia. Ricordero’ sempre quelle immagini dell’autostrada che dall’aeroporto di Punta Raisi conduce a Palermo sventrata dal tritolo. Una scenario di guerra che avremmo rivisto dopo qualche settimana con il terribile attentato in cui persero la vita Paolo Borsellino e la sua scorta. Palermo era una citta’ smarrita, disorientata, impaurita, colpita al cuore. Eppure la Sicilia e l’Italia intera seppero reagire con grande determinazione alla sfida lanciata dalla mafia alle istituzioni. Ci fu una straordinaria mobilitazione unitaria anche del sindacato che anche in quella occasione fu il “collante sociale” della risposta forte del nostro paese all’attacco della criminalita’ organizzata. Ma a distanza di 24 anni la battaglia contro la mafia non e’ ancora vinta. Non c’e’ sviluppo e progresso civile nel sud senza legalita’. Ecco perche’ non dobbiamo abbassare la guardia nei confronti della criminalita organizzata e dei suoi tentacoli che vanno debellati con il contributo di tutti: istituzioni, imprese, sindacati, societa’ civile. Nel nome di Giovanni Falcone, di sua moglie Francesca Morvillo, di Paolo Borsellino, degli agenti di polizia delle scorte che si sono immolati in difesa delle istituzioni democratiche e di una causa giusta”.