Roma, 8 giugno 2016- “Il governo aveva una terza cosa da fare, compiere un atto di buon senso: usare le settimane passate in attesa che il Consiglio dei Ministri e la Corte dei Conti dessero il via libera all’ accordo sulla riduzione dei comparti, aprendo un dialogo ed un confronto con il sindacato, per fare in modo che l’atto di indirizzo per il rinnovo dei contratti ed i decreti attuativi per completare la riforma della P.A. fossero veramente innovativi ed il frutto di una discussione seria con le parti sociali”. Lo dichiara in una nota il Segretario confederale della Cisl, Maurizio Bernava, commentando quanto detto dalla Ministra Marianna Madia, che aprendo la presentazione della Relazione 2016 della Corte dei Conti sul costo del lavoro pubblico si è soffermata sulle due cose realizzate dal governo per riaprire la stagione della contrattazione. “Discutere, dialogare e confrontarsi aiuta a trovare soluzioni di fronte all’ attuale situazione difficile per fare in modo che anche i lavoratori pubblici vedano riconosciuto il diritto-dovere di partecipare alla riorganizzazione della P.A e come e dove recuperare le risorse per dare risposte legittime di adeguamento salariale”. “Non avere fatto questa scelta di buon senso – conclude Bernava- significa solo avere perso tempo con il rischio di alimentare conflittualità e sfiducia”.