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Terziario. Fisascat Cisl: naspi e lavoro stagionale nel turismo e nel comparto termale. Sollecitiamo la revisione della normativa

Pubblicato il 16 Giu, 2016

Roma, 16 giugno 2016. La Naspi penalizza fortemente i 300mila lavoratori stagionali del turismo e del comparto termale. Lo hanno ribadito oggi i sindacati di categoria Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs in occasione dell’audizione concessa dalla XI Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, sollecitando la revisione normativa della nuova assicurazione sociale per l’impiego in vigore dal 1° gennaio 2016. Le criticità sono connesse alla drastica riduzione delle tutele reddituali e contributive per gli addetti coinvolti, imputabili al dimezzamento della durata e del sussidio di disoccupazione. Per la Fisascat è necessario definire una soluzione strutturale anche attraverso un coinvolgimento partecipativo. «Apprezziamo l’interesse della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati riscontrabile anche dalle tre risoluzioni in discussione Arlotti, Simonetti e Ciprini in materia di estensione dell’applicazione della disciplina transitoria della Naspi che offrono un condivisibile approccio sistemico e due di esse suggeriscono anche le fonti di finanziamento attivabili» ha dichiarato il segretario nazionale della categoria Vincenzo Dell’Orefice presente all’audizione. «Sarebbe auspicabile provvedere a garantire una salvaguardia per la stagione già iniziata per l’anno in corso e approntare un confronto con le parti sociali per pattuire una soluzione strutturale anche con il concorso della bilateralità settoriale» ha aggiunto il sindacalista. «In Italia tutti parlano delle potenzialità inespresse ed ancora da sfruttare del settore turistico e, in concreto, quando si deve passare dalla teoria alla pratica difendendo lavoratori e professionalità esistenti nel settore, crollano miseramente le ambiziose asserzioni sul ruolo strategico del turismo» ha concluso Dell’Orefice. «La stagionalità nel turismo, come anche nel settore termale, è un fenomeno strutturale e pertanto necessita di soluzioni strutturali che salvaguardino la professionalità dei lavoratori di comparti cardine dell’economia italiana» ha aggiunto il segretario generale della Fisascat Cisl Pierangelo Raineri ricordando che «nel dibattito sulla Legge di Stabilità 2016 era stato approvato un Ordine del Giorno che impegnava il Governo a riaffrontare questa delicata problematica» a cui l’Esecutivo aveva già dato una parziale risposta nel 2015, introducendo per lo scorso anno un correttivo alla normativa sulla Naspi. Nella memoria depositata dalle tre sigle di categoria Cgil Cisl Uil al termine dell’audizione anche il recente avviso comune siglato con le associazioni datoriali firmatarie del contratto del turismo Federalberghi, Faita, Federcamping Confcommercio per richiedere al Governo misure concrete ed immediate a tutela del lavoro stagionale nel turismo, con la espressa richiesta di revisione della Naspi, di riduzione del cuneo fiscale e di proroga dello sgravio del contributo aggiuntivo dell’1,4% per i contratti di lavoro stagionale.

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