Roma, 8 settembre 2016. I sindacati di categoria Fisascat Cisl, Ficams Cgil e Uiltucs ribadiscono la ferma contrarietà alle previsioni del Decreto Legislativo licenziato dal Governo nelle scorse settimane in ordine al riordino delle funzioni e del finanziamento delle Camere di Commercio italiane. Per le tre sigle, che il prossimo 29 settembre prenderanno parte a Roma alla manifestazione nazionale indetta congiuntamente con le federazioni del pubblico impiego Cgil Cisl Uil, con il varo definitivo del Dlgs si aprirebbe una fase incerta «connotata dalla assenza del benché minimo strumento di integrazione al reddito per le migliaia di lavoratori dipendenti dalle Unioni camerali regionali, dalle aziende speciali e da quelle di sistema» si legge in un comunicato sindacale unitario.. «Se i contenuti dello schema di decreto legislativo recante il riordino delle funzioni e del finanziamento delle Cciaa licenziato dall’Esecutivo fosse approvato dal Parlamento senza radicali migliorie, verrebbe messa in liquidazione una delle poche esperienze consolidate a servizio dello sviluppo e di sostegno all’economia reale dei territori» prosegue la nota. Secondo Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs «la riforma del sistema camerale va approfondita e condivisa con organizzazioni sindacali che rappresentano i lavoratori dipendenti, anche al fine di valorizzazione le tante e preziose professionalità esistenti nell’articolata filiera rappresentata dalle Cciaa (…..) perno di un organico e strategico piano di rilancio e razionalizzazione delle articolazioni funzionali utile al perseguimento degli scopi delle camere di commercio italiane». «Al fine di richiedere al Governo e Parlamento di ripensare profondamente il disegno di riforma e di garantire la continuità occupazionale anche dei lavoratori dipendenti dalle unioni regionali, dalle aziende speciali e di sistema – conclude la nota unitaria – Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs terranno per il giorno 29 settembre 2016 due ore di assemblea informativa presso tutti i luoghi di lavoro coinvolti e prenderanno parte alla manifestazione nazionale che si terrà a Roma presso Piazza di Pietra dalle ore 13:00 dello stesso giorno». Le tre sigle trasmetteranno inoltre formale richiesta di incontro ad Unioncamere nazionale, al ministero dello Sviluppo Economico ed alle Commissioni parlamentari, al fine di sollecitare le modifiche necessarie a garantire la continuità occupazionale dei lavoratori del sistema camerale.