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Terremoto. Luciano: “Le dichiarazioni di Renzi ci fanno ben sperare”

Pubblicato il 23 Set, 2016

Roma, 23 settembre 2016- “Le dichiarazioni del Presidente del Consiglio Matteo Renzi e del Commissario del Governo per la ricostruzione, Vasco Errani, in conferenza stampa oggi sul terremoto che ha colpito l’ Italia centrale lo scorso 24 agosto, ci fanno ben sperare, sono tutte condivisibili e fondamentali per passare da una gestione delle emergenze ad una politica di prevenzione strutturata e di reale messa in sicurezza del territorio”. Lo dichiara in una nota il Segretario Confederale della Cisl, Giovanni Luciano. “La Cisl- continua Luciano- ha chiesto da tempo ed inserito questo tipo di interventi ‘mirati’ nella sua posizione inviata al Governo su ‘Casa Italia’. Ben venga questo decreto annunciato per il 3 ottobre che può di sicuro essere la base per una futura legge quadro sulla gestione della messa in sicurezza del territorio e sulla prevenzione. Inoltre, le dichiarazione sulla legalità e sulla trasparenza e quelle sulle liste di merito delle aziende, le cosiddette ‘white list’ e l’avere stabilito che ci saranno solo quattro stazioni appaltanti, una per regione, per la ricostruzione, sono tutti ottimi segnali. Ci piace molto l’idea di ricostruire seguendo il modello territoriale cioè rimanendo ‘sul posto’, favorendo, così, la riattivazione economica delle aree colpite dal terremoto a partire dalle scuole ed il fatto che gli investimenti siano fuori dal patto di stabilità. Queste sono tutte procedure che abbiamo chiesto anche noi come sindacato sia negli incontri di settembre che nei documenti depositati”. “Ora- conclude Luciano- siamo molto ansiosi di vedere il contenuto integrale del decreto, ma come Cisl crediamo di essere sulla strada giusta con un approccio che finalmente coinvolge tutte le parti sociali e l’ intero paese. Questa sinergia ci permetterà di cambiare finalmente il paradigma in una Italia che ha più dell’ 80% del territorio esposto al rischio idrogeologico e quasi il 70% al rischio sismico. E’ proprio il caso di dire: era ora!”.

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