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Pensioni. Furlan: “Con l’accordo un sostegno concreto ai piu’ deboli”

Pubblicato il 12 Ott, 2016

Norcia, 12 Ottobre 2016 – “Non era per nulla facile o scontato cambiare alcuni aspetti della legge Fornero. Tra l’altro era dal lontano 2007 che non si concordava un intervento così dettagliato e corposo sulla previdenza, ben 6 miliardi in tre anni con un sostegno reale per i più deboli della societa”. Così la Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, concludendo a Norcia i lavori del Consiglio Generale della Cisl Umbra. “E’ importante -tiene a sottolinea la leader della Cisl – aver fatto passare il concetto che sulle questioni della previdenza e del lavoro, il dialogo con il sindacato è un valore aggiunto” e con ll’accordo siglato con il Governo “abbiamo modificato l’impostazione assolutamente sbagliata che tutti i lavori sono uguali”.

La Segretaria generale della Cisl è poi tornata a ribadire che “non tutti i lavori comportano lo stesso grado di fatica e di disagio psicofisico. Non si può stare su una impalcatura o su una gru a 20 metri d’altezza fino a 67 anni, così come non è accettabile lavorare nelle corsie degli ospedali o nelle scuole d’infanzia in età avanzata”. E ha ricordato. “La legge Fornero, la peggiore d’Europa aveva commesso l’errore di innalzare l’età pensionabile a prescindere dall’attività che si svolge. Aver affermato invece che ci vuole un regime flessibile e che si può andare in pensione a 63 anni con l’ape sociale se un lavoratore si trova sprovvisto di ammortizzatori sociali, è disabile o è occupato in alcune attività particolarmente gravose è un fatto di giustizia sociale e di equità. Questo significa aver messo in prima fila i problemi di chi è più in difficiltà, di chi ha più bisogno. Perché la giustizia sociale è uno dei pilastri della crescita. E se non si riforma la previdenza è complicato offrire nuove opportunità di lavoro ai giovani evitando che fuggano purtroppo all’estero”ha concluso.

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