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Mezzogiorno. Farina: “Giusti i richiami della Svimez. Il Sud a rischio su Industria 4.0”

Pubblicato il 17 Gen, 2017

Roma, 17 gennaio 2017- “Ha ragione la Svimez: il Sud rischia di essere tagliato fuori dagli incentivi fiscali previsti nel progetto Industria 4.0 presentato dal Governo per il periodo 2017-2020”. Lo dichiara in una nota il Segretario confederale della Cisl, Giuseppe Farina, commentando quanto hanno affermato i rappresentanti della Svimez nel corso di un’audizione sul decreto Sud in commissione Bilancio della Camera. “Industria 4.0 potrà avere successo, infatti – continua Farina- solo in presenza di investimenti delle imprese che nel Sud ancora mancano e sono soprattutto frenati dalla prevalente e ridotta dimensione delle aziende. Questo rappresenta un limite oggettivo alla capacità di investimento e di innovazione del tessuto industriale meridionale cui si aggiungono i ritardi competitivi dei territori che rendono meno conveniente investire nel Mezzogiorno piuttosto che nel resto del paese. C’ è quindi il concreto rischio che i 23 mld di incentivi previsti in Industria 4.0 vengano assorbiti quasi esclusivamente dalle imprese del Centro-Nord che aumenterebbe, anzichè ridurre, il divario economico e sociale tra il Sud ed il resto del paese. Per evitare che questo accada occorrono due cose: integrare le azioni intraprese su industria 4.0 con progetti specifici di politica industriale che sostengano e rendano conveniente la crescita dimensionale delle imprese e rafforzino la loro capacità di investimento e di innovazione. E’ necessario, poi- conclude Farina- che gli investimenti previsti dai Fondi Europei vengano spesi meglio e con più rapidità rispetto a quanto fatto nel passato per rafforzare, così, le infrastrutture materiali ed immateriali dei territori del Sud e che vengano aperti immediatamente i cantieri di lavoro sui progetti di investimento previsti nel Master plan”.

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