Roma, 26 luglio 2017- “L’atteggiamento del Governo francese sulla vicenda Stx-Fincantieri è davvero singolare, perché dimostra ancora una volta come il confine tra sostenitori del libero mercato e statalisti sia molto labile quando si tratta di difendere i propri interessi nazionali”. Lo dichiara la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan sulla vicenda Fincantieri.
“Fanno bene il Ministro dell’Economia, Padoan e quello dello Sviluppo, Calenda, a rifiutare gli ultimatum francesi ed a difendere la linea dell’integrazione europea sul piano politico ed economico. E’ davvero emblematico che l’attuale esecutivo francese abbia deciso di cancellare accordi già presi dal Governo precedente sulla presenza e sugli investimenti di una grande azienda italiana come Fincantieri nella compagine sociale di Stx. Non si capisce perché una grande azienda italiana a capitale pubblico debba rinunciare alla maggioranza del 51% ed al controllo della società francese che tra l’altro era già proprietà per il 66% di una società coreana. Purtroppo la triste verità è che quando sono in gioco interessi strategici, militari ed industriali importanti, la Francia si distingue, come è avvenuto anche in passato, per una linea a dir poco nazionalistica” .
“Fanno bene il Ministro dell’Economia, Padoan e quello dello Sviluppo, Calenda, a rifiutare gli ultimatum francesi ed a difendere la linea dell’integrazione europea sul piano politico ed economico. E’ davvero emblematico che l’attuale esecutivo francese abbia deciso di cancellare accordi già presi dal Governo precedente sulla presenza e sugli investimenti di una grande azienda italiana come Fincantieri nella compagine sociale di Stx. Non si capisce perché una grande azienda italiana a capitale pubblico debba rinunciare alla maggioranza del 51% ed al controllo della società francese che tra l’altro era già proprietà per il 66% di una società coreana. Purtroppo la triste verità è che quando sono in gioco interessi strategici, militari ed industriali importanti, la Francia si distingue, come è avvenuto anche in passato, per una linea a dir poco nazionalistica” .