Roma, 10 agosto 2017. “È ora di far ripartire i salari. Se questa ripresa diventa più strutturale si impone un ragionamento anche sulle retribuzioni”- così il Segretario Generale della Fim Cisl Marco Bentivogli intervistato da Fabio Savelli su Corriere della Sera – “Il piano Industria 4.0 sta favorendo l’innovazione di processo e di prodotto e le competenze dei lavoratori. Il passaggio successivo – dice il leader delle tute blu della Cisl – è in busta paga, ma è chiaro che deve essere vincolato ad uno scambio coerente con l’aumento della produttività”. Del Piano del ministro Calenda – sottolinea Berntivogli – sono finiti soltanto per il 7% al Meridione. Un dato bassissimo. Nel Mezzogiorno c’è un isolamento senza precedenti delle imprese. Serve – dice – amplificare le dimensioni delle aziende, troppo piccole, per investire in innovazione. E poi la produttività e scommettere sulla contrattazione territoriale. Per quanto riguarda i nuovi lavori fatti di tecnologie all’avanguardia, basati su un’organizzazione delle mansioni più sofisticata – dice Bentivogli – devono prevedere anche un riconoscimento reddituale. Su settore automotive che sta dando una grande spinta alla ripresa, il leader della Fim ricorda : “senza il nostro lavoro avremmo ora in Italia centomila disoccupati in più. Si pensi allo stabilimento Fca di Melfi. Ormai produce per i mercati globali e neanche tanto tempo fa era un impianto dato per spacciato.- conclude Bentivogli – ora Marchionne deve cominciare a tirare fuori nuovi modelli, altrimenti la spinta potrebbe fermarsi”.