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Istat. Petteni: “Bene la congiuntura, bisogna lavorare sui problemi strutturali: puntare soprattutto su istruzione e politiche attive e far costare meno il lavoro stabile”

Pubblicato il 12 Set, 2017

Roma, 12 settembre 2017. “Sono diversi i segnali positivi e sembrano in via di superamento i problemi congiunturali, con la ripresa economica che va rafforzandosi, ma restano i problemi strutturali”. Lo dichiara in una nota il Segretario confederale della Cisl, Gigi Petteni, commentando i dati Istat di oggi. “Infatti prosegue la crescita dell’occupazione, soprattutto quella dipendente, ma in oltre otto casi su dieci si tratta di nuovi contratti a tempo determinato, cresce l’occupazione giovanile ma gli occupati continuano ad aumentare più tra gli adulti, l’occupazione cresce maggiormente al Sud, anche se il gap territoriale resta elevatissimo, continua la ripresa dell’occupazione femminile, che ha superato i livelli pre-crisi, pur restando tra le più basse in Europa. Dai dati Istat emerge con forza il ruolo di istruzione e formazione nel condizionare l’ingresso e la presenza nel mercato del lavoro, ruolo destinato a diventare sempre più centrale in un contesto di accelerazione tecnologica. Vanno dunque potenziati gli investimenti su scuola e università, migliorati l’orientamento scolastico ed universitario, promossi l’apprendistato duale e l’alternanza scuola-lavoro. In generale restano centrali le politiche attive per orientare lavoratori e imprese e fare incontrare opportunamente esigenze e competenze”. “Infine- conclude Petteni- deve diventare strutturale una misura che faccia costare il lavoro stabile considerevolmente meno di quello a termine”.

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