Roma, 3 dicembre – Siglata l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale degli oltre 700mila lavoratori della logistica, trasporto merci e spedizione. All’accordo si è giunti dopo una trattativa no-stop di cinque giorni e due notti ed ha portato alla conseguente revoca dello sciopero del settore che era stato indetto per l’11 ed il 12 dicembre.
“Il nuovo contratto con scadenza 31 dicembre 2019 e che prevede nella parte economica, un aumento medio di 108 euro da riparametrarsi ed una ‘una tantum’ di 300 euro, presenta elementi innovativi dal punto di vista di una nuova definizione della mansione del personale viaggiante, valorizzandone la professionalità, con conseguente riconoscimento economico” – spiegano Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti annunciando, tra le novità contenute nel contratto, la creazione delle condizioni “per favorire l’occupazione giovanile per contrastare il distacco e la somministrazione transnazionale. Inoltre, l’introduzione della nuova figura professionale del ‘rider’ che verrà definita entro la stesura dei testi e l’introduzione della clausola sociale garantendo le tutele prima del Jobs Act nel caso di cambi di appalto. Inoltre sono presenti una più precisa selezione dei cambi di appalto, vietando i subappalti e prevedendo requisiti trasparenti per la scelta dei fornitori, un moderno orario di lavoro che tiene conto delle nuove esigenze di flessibilità nell’organizzazione. È stata affermata la volontà di costituire enti bilaterali regionali, oltre a quello nazionale già esistente, quali strumenti regolatori delle problematiche territoriali del settore ed è stato anche recepito l’accordo confederale del 2016 contro le molestie e la violenza nei luoghi di lavoro”.
“La riserva sull’ipotesi di accordo – spiegano Filt, Fit e Uiltrasporti – sarà sciolta entro il 1 febbraio 2018, dopo che saranno effettuate le assemblee certificate dei lavoratori. Nonostante numerosi confronti – sostengono infine Filt, Fit e Uiltrasporti – le centrali cooperative, pur avendo partecipato alle prime tre giornate del tavolo, non hanno firmato l’ipotesi di accordo ed auspichiamo che rivedano la loro posizione, perché questo settore ha particolarmente bisogno di tenere unita tutta la filiera della logistica”.