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Trasporti. Pellecchia (Fit Cisl): “Giusto aggiornare norme per tutelare lavoratori”

Pubblicato il 22 Gen, 2018

Roma, 20 gennaio 2018. “Esprimiamo preoccupazione per il possibile peggioramento del clima di insicurezza in cui lavorano ferrovieri e autoferrotranvieri, pur ribadendo il nostro massimo rispetto per l’Autorità giudiziaria”, così dichiara Salvatore Pellecchia, Segretario generale aggiunto della Fit-Cisl, in merito alla vicenda del capotreno di Trenitalia condannato nei giorni scorsi a 20 giorni di carcere per violenza privata nei confronti di un passeggero che viaggiava sprovvisto di biglietto. “Le sentenze si rispettano e attendiamo la fine del percorso giudiziario – prosegue Pellecchia – Tuttavia temiamo che qualcuno possa erroneamente percepire la sentenza come un incoraggiamento a non rispettare le regole durante i viaggi in treno o in autobus. Com’è noto, infatti, nel 2017 sono aumentate le aggressioni a ferrovieri e autoferrotranvieri e conseguentemente la percezione di insicurezza sia da parte loro che dei viaggiatori. La maggior parte delle aggressioni avviene da parte di chi si rifiuta di pagare il biglietto. È chiaro che bisogna aggiornare la normativa, che è ferma a quando il fenomeno era più marginale, dando più tutele ai ferrovieri e agli autoferrotranvieri, che, lo ricordiamo, sono pubblici ufficiali quando controllano i biglietti. Chiediamo anche altre misure come più personale e ausili tecnologici adeguati. Sappiamo anche che occorre un cambio di mentalità rispetto alla “cosa pubblica”: per questo abbiamo indetto la seconda edizione di Sono Stato io, concorso rivolto agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado per educarli al rispetto dei mezzi pubblici di trasporto e di chi ci lavora www.sonostatoio.com”.

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