CISL
CISL

  1. CISL
  2. /
  3. Comunicati stampa
  4. /
  5. Giornata in ricordo delle...

Giornata in ricordo delle vittime delle mafie. Cisl: “Ha ragione il Presidente Mattarella: senza legalità non ci sarà mai sviluppo”

Roma, 21 marzo 2018.  “Ha ragione il Presidente della Repubblica Mattarella: senza legalità e giustizia non c’è sviluppo. Serve più impegno dello Stato ed un allargamento della coscienza civile per contrastare le mafie” . E’ quanto sottolinea la Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, sulla Giornata, promossa da Libera ed Avviso Pubblico, in ricordo di tutte le vittime delle  mafie che ha visto la partecipazione della Cisl al corteo organizzato oggi a Foggia che si è tenuto in contemporanea anche in altri quattromila luoghi in Italia, Europa e America Latina.
“La grande partecipazione al corteo di Foggia, -ha aggiunto Furlan- dove oggi la Cisl era presente con una numerosa delegazione di dirigenti, militanti ed iscritti, ma anche la presenza di tanta gente nelle manifestazioni in altre città italiane, è un fatto importante che ci riempie di speranza. Le mafie non sono invincibili. Si possono battere costruendo una cultura della legalità con un patto tra magistratura, istituzioni, parti sociali, mondo dell’associazionismo. Ma occorre soprattutto rispondere al disagio sociale ed economico delle regioni del Mezzogiorno per evitare che i giovani siano fagocitati dalle associazioni criminali e dalle mafie. Questa è oggi la prima questione da affrontare con un clima di unità e di responsabilità nel paese”.

“La Cisl partecipa alle iniziative organizzate in occasione della Giornata della Memoria per ricordare le vittime delle mafie, partendo dal Sud e cercando di interpretare il grido di dolore di tutta l’area del Mezzogiorno che si è sentita abbandonata ad un destino incerto e privo di sbocchi dalle istituzioni e dalla politica”. Così il Segretario confederale della Cisl, Andrea Cuccello, a margine del corteo a Foggia.
“Non possiamo lasciare il nostro meridione in balia delle tre grandi mafie -ha proseguito Cuccello- ma dobbiamo impegnarci, ciascuno per la propria parte di responsabilità, per favorire il rilancio del Mezzogiorno attraverso un potenziamento considerevole delle infrastrutture, dell’ alta velocità, del settore idrico, energetico e dei rifiuti, organizzato in modo industriale, in un contesto vivo e dinamico, di forte contrasto al crimine organizzato. Così come dobbiamo aiutare il turismo che incredibilmente in troppe parti del Sud non riesce ad esprimere appieno le sue infinite possibilità di crescita. Questi grandi filoni possono creare concrete prospettive occupazionali per i giovani, evitando sia che lascino i paesi di origine per trasferirsi all’ estero, privando il nostro Sud di intelligenze, competenze e professionalità, sia, cosa ben più grave ed assolutamente da condannare e combattere, che vengano inglobati e fagocitati dal mondo delle mafie. Vogliamo costruire una cultura della legalità attraverso un patto tra magistratura, forze sociali, politica, istituzioni, mondo dell’ associazionismo religioso, il cui obiettivo deve essere il raggiungimento di un progetto di crescita e di sviluppo per il Sud. In queste aree non vanno poi lasciati soli i tanti operatori della scuola che stanno svolgendo un ruolo fondamentale ed importante in terre così difficili a favore della cultura del rispetto, costruendo quel presidio di comunità educativa e partecipativa che deve essere l’embrione della democrazia e della legalità per l’Italia di domani”.

 

 

Condividi