Roma, 25 aprile 2018. “Apprendiamo dalla stampa che il Garante ha creato le condizioni per dimezzare gli scioperi. Siamo dunque di fronte a una deroga della legge e a uno straordinario attacco alle sole organizzazioni sindacali che negli anni hanno dimostrato di essere responsabili, attacco che ci costringerà ad attivare le azioni più idonee per tutelare i lavoratori che rappresentiamo”, così dichiara Antonio Piras, Segretario generale della Fit-Cisl, in merito alla decisione appena comunicata dall’Autorità di garanzia sugli scioperi.
“La cosa che più ci lascia perplessi – continua Piras – è che la deliberazione arriva a valle di un accordo dei sindacati con tutte le controparti datoriali, che si è sviluppato in poco più di un mese grazie alla determinazione e all’impegno delle organizzazioni sindacali stesse e rispetto al quale la Commissione di Garanzia, in base alle attribuzioni assegnategli dalla legge, avrebbe dovuto valutare l’idoneità e, in caso di non idoneità, avrebbe dovuto, sempre secondo la legge, rimandare l’accordo alle parti per ridefinirlo nei termini della legge medesima. Ciò non si è verificato perché evidentemente l’accordo è coerente con le previsioni della legge 146/90 e il Garante, da quanto si apprende, l’ha modificato comunque in maniera inusuale e unilateralmente”.
“La legge infatti – ricorda il Segretario generale – dà priorità assoluta all’accordo fra le parti riservando alla Commissione di Garanzia soltanto il compito di sostituirsi alle stesse solo in mancanza di concordia, cosa che è avvenuta negli ultimi 16 anni visto che l’accordo è stato raggiunto solamente il 28 febbraio scorso.
Aggiunge Piras: “Venendo al merito della decisione, considerato che non agisce sulle cause dei problemi ma sugli effetti, non dimezzerà gli scioperi ma inasprirà il conflitto. Molto probabilmente il sentimento di disagio che scaturirà fra i lavoratori del settore, a seguito dell’iniziativa del Garante, farà nascere ancora nuovi sindacati. Senza contare che sarà un pugno nello stomaco delle organizzazioni sindacali che hanno firmato l’accordo e contribuirà a incrementare il malcontento dei lavoratori del mondo dei trasporti che, si ricorda, quotidianamente, a causa delle inefficienze gestionali e della protervia di talune aziende, sono angosciati dalle conseguenze di aggressioni ingiustificate, inadeguatezza dei mezzi, soprusi, mancato pagamento degli stipendi, messa a gara di servizi con bandi che non prevedono idonee clausole sociali. Ci piacerebbe sapere, nei casi in cui le aziende non hanno rispettato e non rispettano i contratti di lavoro né gli accordi liberamente sottoscritti e nei casi in cui le stesse aziende hanno violato e violano la legge che regolamenta il diritto di sciopero, quanti e quali provvedimenti sanzionatori sono stati e saranno applicati”.