CISL
CISL

  1. CISL
  2. /
  3. Comunicati stampa
  4. /
  5. Lavoro. Furlan: “La sicurezza,...

Lavoro. Furlan: “La sicurezza, condizione essenziale in una società civile. Ma domani in piazza anche per i fattorini di Foodora e per chi difende il proprio posto di lavoro”

Pubblicato il 30 Apr, 2018

30 aprile 2018- “Il lavoro è il principio fondamentale su cui si fonda la nostra Repubblica. Ma, soprattutto, la sicurezza e la tutela della salute nei luoghi di lavoro sono la condizione essenziale in una società civile e sviluppata”. E’ quanto sottolinea oggi la leader della Cisl Annamaria Furlan sul quotidiano, Conquiste del Lavoro alla vigilia del Primo Maggio e della manifestazione di Cgil, Cisl, Uil prevista domani a Prato. 

“Di fronte all’aumento degli incidenti mortali sul lavoro che quotidianamente portano tragedie e lutti nelle famiglie italiane non si può parlare di fatalità” , aggiunge la Furlan. “Nel nostro Paese ogni giorno in media tre persone muoiono sul lavoro. E’ una lenta morte collettiva, silenziosa, incrementata dalla precarietà, dai mancati investimenti in sicurezza, dall’omissione di controlli. In nome spesso del profitto ottenuto sulla pelle dei lavoratori. Come avviene a quei giovani fattorini di Foodora e di altre aziende della gig economy che, sottopagati e senza alcuna tutela, sfrecciano in bici per le strade delle città europee, ai ritmi serrati imposti dai computer che somministrano loro mansioni e ne monitorano le prestazioni. Domani saremo in piazza anche per loro e per tutti i lavoratori che combattono per difendere il proprio posto di lavoro”, sottolinea la Segretaria della Cisl.
“È evidente che le imprese grandi e piccole sono chiamate oggi ad un ruolo di grande responsabilità”, aggiunge ancora la Furlan. “Devono investire in nuovi macchinari più sicuri, rendere i luoghi di lavoro sempre meno vulnerabili agli incidenti. Ed anche il sindacato deve fare di più: denunciare gli appalti al ribasso, l’eccesso di esternalizzazioni, pretendere il rispetto integrale di tutte le norme sulla sicurezza. C’è bisogno di vincoli seri, garanzie salde, di discutere sui carichi eccessivi di lavoro e di straordinari. Bisogna contrattare il lavoro festivo e domenicale in tutti i settori, eliminare o ridurre al minimo i rischi per la salute. È anche un problema culturale, di rispetto per la dignità del lavoro che va difeso in questa società sempre più globalizzata ed individualista, come spesso ci ricorda papa Francesco”. 

www.conquistedelalvoro.it

Condividi