Roma, 20 luglio 2018. “L’incontro con il Pd è stato positivo, costruttivo, importante, pur mantenendo noi della Cisl la nostra autonomia“. Lo ha detto il Segretario generale aggiunto della Cisl, Luigi Sbarra, al termine dell’incontro con la segreteria del Pd dedicata al cosiddetto Decreto Dignità e ai temi del lavoro. Sbarra ha riferito di aver indicato quali sono le modifiche al decreto che auspica la Cisl ed ha anche espresso “contrarietà” alla proposta del Pd di salario minimo.
Per quanto riguarda il cosiddetto Decreto Dignità, Sbarra ha affermato che “è sbagliato ripristinare le causali, un tema che andrebbe lasciato alla contrattazione collettiva, in particolare a quella aziendale, che è il luogo in cui lavoratori e imprese concordano questi aspetti” ed è “sbagliato l’intervento sul lavoro somministrato” come è anche “un errore equipararlo al lavoro a termine”. Secondo Sbarra, la via da intraprendere “è quella degli incentivi ai contratti a tempo indeterminato, perché la precarietà si supera con la riduzione strutturale del costo del lavoro per questi contratti”.
Quanto ai voucher in agricoltura -ha aggiunto- “il governo di rischia di sbandare perché in agricoltura abbiamo già delle tipologie contrattuali che permettono l’impiego di studenti, pensionati e disoccupati. Ripristinare i voucher significherebbe operare verso l’indebolimento dei diritti. Al Pd abbiamo detto che occorre rimettere in moto la crescita con investimenti, con l’abbassamento delle tasse su lavoratori e pensionati, con politiche industriali e di coesione. Il lavoro stabile si crea non con norme lavoristiche ma con la crescita”. Giudizio negativo, infine, sulla proposta del Pd di salario minimo: occorre piuttosto dare valore legale ai minimi contrattuali e stanare i contratti pirata che producono dumping sociale.