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Inps: Sbarra: preoccupa aumento cig, servono investimenti e politiche attive

Pubblicato il 22 Nov, 2018

Roma, 22 novembre – “Anche se le ore di cassa integrazione continuano a mostrare un trend di riduzione anno su anno, il dato congiunturale mostra un balzo significativo: in ottobre sono state autorizzate il 69,7% di ore in più rispetto a settembre, buona parte delle quali relative alla cassa integrazione straordinaria, vale a dire quella che segnala crisi e riorganizzazioni, non fermi temporanei. Si tratta di un segnale preoccupante se si considera che nel terzo trimestre 2018 si è registrata una frenata del Pil dopo tre anni e mezzo di crescita”. Così il Segretario Generale aggiunto della Cisl, Luigi Sbarra, commenta i dati Inps di oggi. “Pesa la debolezza dell’attività industriale- sottolinea Sbarra- ed il rischio è quello di una nuova fase recessiva, quando le imprese italiane, neppure tutte, erano da poco uscite dalla precedente.
Contemporaneamente i dati Inps dell’Osservatorio Precariato confermano il trend, in corso dall’inizio dell’anno, di aumento dei rapporti a tempo indeterminato rispetto al 2017, dovuto soprattutto all’aumento delle trasformazioni da contratti a termine. Si tratta di una tendenza positiva che rischia però di non durare se i segnali di recessione dovessero confermarsi. La legge di bilancio, da questo punto di vista, non fa abbastanza, basando la spinta propulsiva alla domanda interna esclusivamente su “quota 100” e reddito di cittadinanza, misure che, peraltro, nella migliore delle ipotesi partiranno tra diversi mesi. Occorre invece riposizionare l’Italia dal punto di vista della crescita e della competitività investendo su infrastrutture , politica industriale , sostegno ai settori produttivi , innovazione, ricerca , formazione e competenze che invece nella Legge di bilancio, fortemente sbilanciata sulla spesa corrente, non sono adeguatamente sostenute. Anche gli interventi di rafforzamento dei Centri per l’impiego, per i quali pure è stanziata una cifra importante, sono demandati a prossimi interventi normativi, e soprattutto paiono considerare i Centri esclusivamente come strumenti deputati a favorire/controllare l’erogazione del Reddito di cittadinanza. I Centri per l’Impiego , raccordati con le agenzie di lavoro private e con il sistema della bilateralità , devono invece finalmente diventare lo strumento per poter offrire sostegno alle persone in cerca di occupazione, e a quelle a rischio di disoccupazione come i cassintegrati, e non soltanto a chi sarà beneficiario, in base a certe soglie Isee, del Reddito di cittadinanza”. “Viceversa- conclude Sbarra- abbiamo considerato positivi e rispondenti alle nostre richieste gli interventi, parte nel decreto fiscale, parte in legge di bilancio, ldi proroga e ampliamento della cassa integrazione straordinaria a sostegno delle imprese in difficoltà”.

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