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Manovra. Ragazzini: “Tema casa grande assente nella legge di bilancio”

Pubblicato il 28 Dic, 2018

Roma 28 dicembre2018 – “Il tema della casa resta il grande assente nella legge di Bilancio del Governo”. Lo afferma il Segretario Confederale Cisl Piero Ragazzini. “Nella manovra in discussione alle Camere non c’è nulla – prosegue il sindacalista – né provvedimenti né soldi né investimenti. Eppure la questione abitativa è essenziale se si vogliono affrontare la povertà e le difficoltà in cui versano tante famiglie”. “Il costo dell’alloggio – prosegue Ragazzini – incide in maniera rilevante sul bilancio familiare. A ciò si aggiunge la totale mancanza di risposte per tantissime persone che non trovano un’abitazione stabile”. “Ma questo Governo – evidenzia il dirigente sindacale – si occupa di casa solamente come fosse una questione di ordine pubblico. La Cisl ritiene giusto contrastare l’abusivismo, ma se questo diventa l’unico aspetto su cui si interviene, senza mettere in campo politiche e soprattutto investimenti per fare fronte all’emergenza abitativa, si rinuncia ad affrontare i problemi ed i bisogni che creano disagio e, spesso, disperazione.
Insomma, ad oggi, il Governo ha deciso di tralasciare una questione sostanziale per la vita dei cittadini, non solo i più poveri, ma la gran parte dei lavoratori dipendenti e giovani che non trovano opportunità per avere una casa a canoni ragionevoli”. Il sindacalista ritiene quindi che “serve una riforma dell’edilizia sociale che metta in campo importanti risorse e permetta di attuare piani per realizzare sia alloggi di edilizia residenziale pubblica, sia, in collaborazione con la cooperazione, il privato sociale ed anche il privato puro, residenze di edilizia sociale. Serve anche una riforma che incentivi e faciliti la possibilità di poter disporre di terreni e costruzioni di proprietà dello Stato e dei Comuni per rendere sostenibile la realizzazione di residenze sociali. Nel frattempo è necessario che nella Legge di Bilancio vengano introdotti tre provvedimenti per andar incontro ad una domanda crescente di case a canoni sostenibili e per aiutare chi si trova in difficoltà. Innanzitutto deve essere rifinanziato il fondo sostegno affitti. In secondo luogo è necessario stabilizzare la cedolare secca al 10% per chi affitta a canoni concordati”. “Infine – conclude Ragazzini – sarebbe auspicabile riprendere ed estendere le detrazioni fiscali a tutti i contratti di locazione e a chi risiede in alloggi a proprietà indivisa”.

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