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Mezzogiorno. Ganga: “Positivo il piano per il Sud ma serviva confronto”

Pubblicato il 14 Feb, 2020

14 febbraio 2020 – “Riteniamo sia positiva la scelta di fare un piano per il sud in una prospettiva decennale, ma pensiamo che un intervento così rilevante per il Paese, che aspira a rilanciarne la capacità di crescita complessiva, avrebbe richiesto un confronto più approfondito, attraverso un esame maggiormente articolato delle misure presentate in conferenza stampa dal Presidente del consiglio e dal Ministro per il sud stamattina a Gioia Tauro”.

Lo sottolinea in una nota il segretario confederale della Cisl Ignazio Ganga. “Stiamo ora esaminando il dettaglio del Piano stesso, verificandone il merito rispetto a quanto la nostra Organizzazione ha proposto assieme a Cgil, UiL e Confindustria, nella declinazione del Patto per la fabbrica che richiama per il Mezzogiorno decise azioni di politica produttiva ed in particolare industriale. Da un primo esame il piano ci sembra vada nella giusta direzione, per i suoi aspetti attenti sia all’economia che al sociale che vede l’area in particolare sofferenza in ordine all’effettivo esercizio dei diritti di cittadinanza: lavoro, sanità, istruzione, mobilità. Indicate le priorità restiamo in attesa di capire quale sia il piano delle risorse certe per evitare, come è successo nel passato, azioni che non riscontrino nei fatti la loro piena attuazione. Nel mentre si avvia questa fase di nuova programmazione sul Sud è importante sbloccare fin nei mesi a venire parte delle risorse già bilanciate a favore delle infrastrutture meridionali e insulari che attendono la loro piena attuazione. Apprezziamo lo sforzo di costruire un intervento organico per il Mezzogiorno ed in prospettiva aperto al confronto con il partenariato economico e sociale ma riteniamo, tuttavia, che si sarebbe potuto fare meglio, riportando il confronto stesso ai tavoli che lo stesso Presidente del consiglio ha attivato con i sindacati a palazzo Chigi così come avevamo sollecitato in un recente incontro presso il Ministero. La necessità di un intervento organico per il Mezzogiorno è, infatti, parte fondamentale della Piattaforma unitaria di Cisl, Cgil e Uil. Temi che ci hanno visti impegnati, in quest’ultimo anno e mezzo, in una partecipata mobilitazione che ha riproposto alle Istituzioni la necessità di rimettere nell’agenda del governo il Mezzogiorno per far ripartire il Paese. Per la Cisl un piano per il Sud dovrà essere fondato sulla necessità di una strategia articolata capace di promuovere gli investimenti, di creare occupazione stabile, di affrontare i troppi nodi che ostacolano la crescita e l’irrobustimento del tessuto produttivo. Per questo, non ci stanchiamo di consigliare al Governo che per restituire competitività e sviluppo sociale al Mezzogiorno è fondamentale rafforzare una cornice strategica da rifondare sul valore della concertazione e, quindi, della partecipazione delle forze sociali e produttive”.

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