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Inps. Luigi Sbarra: “Serve chiarimento immediato: ai lavoratori percettori di assegno ordinario (FIS) non può essere negato l’assegno al nucleo familiare”

Pubblicato il 1 Apr, 2020

Roma, 1 aprile 2020 – “L’Inps con la circolare applicativa delle norme del decreto “Cura Italia” relative alle misure di sostegno al reddito connesse all’emergenza COVID-19 afferma che durante il periodo di percezione dell’assegno ordinario (FIS) non sono erogati gli assegni al nucleo familiare. Si tratta di una interpretazione incomprensibile della normativa oltre che fortemente iniqua”. Lo dichiara in una nota il Segretario generale aggiunto della Cisl, Luigi Sbarra. “Infatti la legge stabilisce che all’assegno ordinario e all’assegno di solidarietà, prestazioni erogate dal FIS (Fondo di integrazione salariale) si applica, per quanto compatibile, la normativa in materia di cassa integrazione ordinaria. Poiché al lavoratore in cassa integrazione l’assegno al nucleo familiare spetta, ovviamente in presenza dei requisiti di legge, non si capisce perché venga negato al lavoratore che percepisce le prestazioni del Fis, del tutto simili alla cassa integrazione, introdotte qualche anno fa per le aziende escluse da quest’ultima. Peraltro si verrebbero a creare situazioni di lavoratori che hanno percepito l’ANF fino al giorno prima della sospensione dell’attività lavorativa, e che dal giorno successivo se lo vedrebbero negato. La non corresponsione dell’Assegno al Nucleo Familiare ridurrebbe in maniera considerevole l’importo spettante ai lavoratori, in particolare in famiglie con più di un figlio o con figli disabili, proprio le più meritevoli di tutela, creando un forte e giustificato allarme sociale. La Cisl chiede a Governo ed Inps una immediata rettifica che chiarisca, in maniera definitiva, che per le prestazioni erogate dal Fis, assegno ordinario ed assegno di solidarietà, sia erogato l’assegno familiare.

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