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Intervento di Annamaria Furlan sulla sicurezza sul lavoro da ‘Il Corriere della Sera’ ed una intervista sul reddito di cittadinanza da ‘La Repubblica’, 5 Novembre 2018

Pubblicato il 5 Nov, 2018

“Andrea non voleva più continuare a studiare. Lui voleva lavorare. Ma quel primo lavoro ce lo ha portato via”.  La leader della Cisl cita le parole di denuncia apparse su Facebook, che suonano come una pesante sconfitta, dell’ insegnante di liceo di Andrea, il giovane morto  ad appena 18 anni per un incidente sul lavoro nel parcheggio di un centro commerciale di Milano,  per ricordare che “nel nostro Paese ogni giorno, in tutti i settori, privati e pubblici, in media tre persone  perdono la vita sul lavoro. E’ una lenta morte collettiva silenziosa incrementata dalla precarietà, dai mancati investimenti in sicurezza, dall’omissione dei controlli. In nome spesso del profitto ottenuto sulla pelle dei lavoratori”. 
In merito alla richiesta d’aiuto lanciata dal sottosegretario all’Economia Laura Castelli per l’erogazione del reddito di cittadinanza Annamaria Furlan si dice certa che “i Caf non faranno mancare il loro contributo ma “resta il fatto  -precisa – che il reddito di cittadinanza, allargando il proprio obiettivo dalla poverta’ all’accompagnamento delle persone al lavoro, richieda anche importanti interventi a favore della crescita, che sono i grandi assenti dalla manovra, pur essendo indispensabili per creare posti di lavoro”. Per Furlan “il caso emblematico di come il governo pensi poco alla crescita e’ l’atteggiamento verso le infrastrutture. Se c’e’ bisogno di qualcosa per creare lavoro, sono proprio le grandi infrastrutture, che servono intanto a collegare il Paese, e poi creano migliaia di posti di lavoro. E invece non solo il governo non le sostiene, ma alcuni ministri, a cominciare dal ministro Toninelli, si dichiarano apertamente contrari”.  

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