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Categoria: Attualità

“Per creare occupazione servono investimenti pubblici non sussidi”. Lettera di Annamaria Furlan al “Sole 24 Ore” del 2 ottobre 2018

 “Il Governo Conte sarebbe molto più credibile sui mercati finanziari e agli occhi degli investitori internazionali , anche per scongiurare l’aumento dello spread, se aprisse finalmente un confronto vero, puntando a costruire un vero “patto” con le parti sociali su come e dove canalizzare gli investimenti produttivi, coniugare sviluppo e rispetto per l’ambiente come abbiamo saputo fare con l’accordo Ilva dopo ben sette anni di immobilismo”. È quanto sottolinea oggi la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan, in una lettera aperta sul ‘Sole 24 ore’. “Solo politiche di crescita possono legittimare una deviazione del sentiero della stabilità dei conti pubblici. La decisione dei partiti che sostengono il Governo di “sforare” nel rapporto deficit- Pil dovrebbe avere un obiettivo alto e condivisibile: far ripartire l’economia con un grande piano di investimenti pubblici, sostenere le imprese che vogliono innovare e creare occupazione, soprattutto nel Mezzogiorno, finalizzare la riduzione delle aliquote fiscali alla crescita di tutto il paese. In fondo questo e’ stato il richiamo “costituzionale” del Presidente Mattarella : conciliare crescita, investimenti e stabilita’ economica per non avere ricadute negative sulla condizione delle famiglie, dei lavoratori, dei pensionati e sul futuro dei giovani” aggiunge la leader Cisl.

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“Giusto limitare le aperture domenicali, spazio alla contrattazione”, intervento di Annamaria Furlan, ‘Avvenire’, 11 Settembre 2018

“Si puo’ trovare una soluzione alternativa e condivisa da tutti alla liberalizzazione selvaggia dell’apertura di negozi e centri commericiali che non ha sortito l’effetto sperato, ne’ sugli aumenti di fatturato delle imprese, ne’ sull’aumento dei posti di lavoro. La strada migliore per noi e’ quella di riaffidare questa competenza alla contrattazione territoriale tra comuni, aziende e sindacati in modo da garantire la giusta flessibilita’ negli orari, turnazioni regolari, una maggiore retribuzione per i lavoratori e, soprattutto, la volontarieta’ della prestazione domenicale e festiva, distinguendo anche tra zone turistiche e luoghi fuori dal contesto urbano. In molte realta’ aziendali il lavoro domenicale si svolge gia’ da tempo con accordi sindacali che tutelano i diritti fondamentali come il rispetto della maternita’, la cura dei figli, la volontarieta’ di una prestazione che deve essere giustamente sempre retribuita in maniera dignitosa. Ma questo non avviene in tutte le aziende. E’ positivo che finalmente il Governo ed alcune forze politiche abbiano compreso il senso della battaglia del sindacato, e della Cisl in particolare, contro la ‘deregulation’ nelle aperture dei negozi e dei centri commerciali la domenica o nelle giornate di festa. Ecco perche’ sarebbe importante che il Ministro Di Maio avviasse subito un tavolo di confronto con i sindacati di categoria maggiormente rappresentativi per valutare una soluzione condivisa, in raccordo con le amministrazioni locali”. 

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