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Agricoltura. Fai Cisl: “Tagli al settore nel Bilancio Ue. Preoccupante silenzio della nostra politica”

Pubblicato il 3 Mag, 2018
Roma, 3 maggio 2018. E’ preoccupato il  Segretario generale della Fai Cisl, Onofrio Rota, della situazione che si prosetta per il settore agricolutra: “È allarmante -dichiara- che il bilancio della Commissione europea proposto per il periodo 2021-2027 preveda tagli all’agricoltura. È la scelta più miope che si possa fare, che ricadrebbe pesantemente su uno dei settori più virtuosi del nostro Paese”. Ed aggiunge: “Che il bilancio europeo debba immettere più risorse per ricerca, migrazione, clima, difesa, è condivisibile, ma l’idea di trovarle compiendo tagli all’agricoltura e alle politiche di coesione profila un danno per l’Italia inaccettabile. Non si può sopperire in questo modo alla Brexit. Verrebbero mortificati i tanti anni di sacrifici con cui lavoratori e imprese hanno saputo resistere alla crisi e trasformare il settore agricolo e tutto l’agroalimentare in un traino insostituibile per la ripresa della nostra economia. Parliamo di comparti che, è bene ricordarlo, pagano già fin troppo i costi dell’italian sounding e di una concorrenza globale spesso priva di trasparenza, e che con i tagli previsti rischia di subire un duro colpo in termini di occupazione, produttività, qualità del lavoro: non possiamo permetterlo, ed è fondamentale che il nostro Paese faccia sentire la propria voce”.
“Ad essere più preoccupante – conclude il sindacalista – è il silenzio della nostra politica, alle prese con una crisi istituzionale che può fare molto male al mondo del lavoro e alla coesione sociale nel Paese. Abbiamo bisogno di far sentire la nostra voce in Europa e il sindacato non starà a guardare, metteremo in campo tutti nostri strumenti per ribadire che i sostegni all’agricoltura sono sempre stati, in Italia, un fattore di moltiplicazione per il lavoro e la produttività, e mai uno strumento di puro assistenzialismo. Le istituzioni europee dovranno tenerne conto”.
 

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