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Agroalimentare. Fai Cisl: “Su Nestlè soddisfazione per incontro al Mise. Il piano di rilancio punti a tutela lavoro”

Pubblicato il 27 Lug, 2017

Roma, 27 luglio 2017. “Un incontro di cui essere soddisfatti, che ha sancito un primo passo nella giusta direzione, rimettendo su un piano costruttivo una vertenza difficile e complessa grazie all’impegno del ministero e delle istituzioni locali. Ora siamo tutti chiamati ad esercitare la necessaria responsabilità. Una cosa però deve essere chiara: la nostra totale contrarietà ad accettare una discussione con Nestlé basata su una mera ristrutturazione che preveda 340 esuberi, e non su un piano industriale di rilancio che sia da volano per la tutela dei livelli occupazionali e professionali”. Lo afferma in una nota Massimiliano Albanese, della Fai Cisl, dopo l’incontro di questa mattina a la Mise tra Nestlé e sindacati di categoria sulle sorti dello stabilimento Perugina di San Sisto. “L’obiettivo – aggiunge Albanese – rimane quello di dare pieno compimento al piano da 60 milioni promesso un anno fa, attivando nel contempo strumenti conservativi di politica attiva e passiva che salvaguardino i livelli occupazionali. Rimane poi la preoccupazione legata al progetto di rivisitazione dell’asset dolciario del gruppo svizzero, che sarà ridefinito a fine ottobre. Da questa operazione deve restare fuori Perugina, marchio legato in modo indissolubile ad una territorialità che è in tutto il mondo sinonimo di eccellenza. I dati relativi all’export del Bacio marcano una crescita imponente e dimostrano come questo ‘global brand’ possa diventare davvero un fattore di sviluppo per l’azienda e lo stabilimento di San Sisto. Ecco perché chiediamo a Nestlé di tenere la barra dritta sugli impegni assunti nel maggio del 2016 e di gestire non 340 esuberi, ma 340 soluzioni nel segno di un rilancio che conviene a tutti”.

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