22 settembre 2017. Il Segretario Generale della Fai Cisl, Luigi Sbarra, commenta in una nota gli arresti nel cosentino per caporalato.“Una storia che ha dell’incredibile e che dimostra nella sua drammaticità quanto certe aree del malaffare continuino a perpetrare il più bieco sfruttamento, accanendosi in particolare sulle fasce più deboli del lavoro migrante. Bisogna dare una svolta a una lotta che resterà impari senza un adeguato investimento sulla prevenzione”.
“Gli arresti – aggiunge – sono l’ennesimo e importante segnale che lanciamo agli aguzzini grazie alla conquista della Legge 199, voluta dal sindacato e costruita insieme al Governo e al Parlamento. Però, le stesse catture di questi mesi, dimostrano come la piaga sia ancora grave e come questi sfruttatori continuino ad operare pensandosi intoccabili. Bisogna operare anche a monte del fatto criminale, puntare sulla prevenzione, dare forma alla seconda gamba della Legge: quella che valorizza il coinvolgimento delle Parti sociali agricole e del loro presidio sui territori mediante la Cabina di Regia e la Rete di Qualità. La sfida si vince anche realizzando un investimento sul versante culturale e puntando sulla costruzione di una grande alleanza sociale sui territori che rilanci un sistema di relazioni sindacali maggiormente partecipativo e valorizzi la risorsa della contrattazione di secondo livello e della bilateralità. Dobbiamo mettere in piedi una controffensiva partecipata: il Governo, che tanto ha fatto su questa materia, non esiti a compiere l’ultimo miglio”, conclude Sbarra.