Roma, 9 marzo 2018. “Un provvedimento coerente con quelle buone pratiche che nel corso degli anni hanno garantito sostenibilità e qualità di una filiera strategica per il Paese”. Silvano Giangiacomi, Segretario nazionale della Fai Cisl, esprime soddisfazione “per l’approvazione del decreto del Governo che estende erga omnes il nuovo Accordo Interprofessionale Tabacco per i raccolti 2018-2020”.
“Determinante innovazione -aggiunge- riguarda la promozione dell’adesione delle aziende tabacchicole alla Rete del Lavoro Agricolo di Qualità e il rispetto del protocollo sulle buone prassi della sicurezza nei luoghi di lavoro: elementi che garantiscono una concorrenza leale e rendono molto più difficoltosa l’adozione di pratiche illecite. Avevamo sottoscritto l’AIT proprio perché permette di dare ai lavoratori un quadro di maggiori certezze e garanzie contrattuali, e ci auguriamo che anche in futuro venga seguita questa strada virtuosa, che tra le altre cose offre alla produzione tabacchicola nazionale prospettive di integrità e qualità produttiva. Capitalizziamo oggi i frutti di un rinnovo contrattuale capace di dare prospettiva al comparto coniugando competitività, redditività e diritti dei lavoratori “, conclude Giangiacomi.
“Determinante innovazione -aggiunge- riguarda la promozione dell’adesione delle aziende tabacchicole alla Rete del Lavoro Agricolo di Qualità e il rispetto del protocollo sulle buone prassi della sicurezza nei luoghi di lavoro: elementi che garantiscono una concorrenza leale e rendono molto più difficoltosa l’adozione di pratiche illecite. Avevamo sottoscritto l’AIT proprio perché permette di dare ai lavoratori un quadro di maggiori certezze e garanzie contrattuali, e ci auguriamo che anche in futuro venga seguita questa strada virtuosa, che tra le altre cose offre alla produzione tabacchicola nazionale prospettive di integrità e qualità produttiva. Capitalizziamo oggi i frutti di un rinnovo contrattuale capace di dare prospettiva al comparto coniugando competitività, redditività e diritti dei lavoratori “, conclude Giangiacomi.