Roma, 19 aprile 2017. “Ad un giorno dall’avvio del referendum il clima tra i lavoratori è inevitabilmente teso e nello stesso tempo pieno di dubbi e perplessità. C’è chi è favorevole all’ipotesi di accordo e chi la respinge a prescindere”, così dichiara Emiliano Fiorentino, Segretario nazionale Fit-Cisl. “Noi abbiamo fatto tutto quello che era possibile fare in questa situazione – spiega Fiorentino – Siamo arrivati a scongiurare i licenziamenti garantendo ammortizzatori sociali conservativi, abbiamo riportato in-house alcune parti di azienda che da piano industriale dovevano essere esternalizzate e abbiamo ridotto i 369 milioni di euro richiesti nell’arco di piano al personale navigante a 258 milioni. Crediamo che sia chiaro a tutti che votare no porterebbe inevitabilmente al commissariamento e al fallimento dell’azienda; votare sì permetterebbe, se pur con molte difficoltà, di mantenere innanzitutto il posto di lavoro per migliaia di persone e poi di riportare attorno a un tavolo Governo ed Alitalia a prendersi le loro responsabilità, cercando di definire nel modo migliore il verbale di accordo che consentirà all’azienda di andare avanti. Chi sta lavorando per il no dovrà prendersi le proprie responsabilità ed avere sulla coscienza migliaia di famiglie; sarebbe un errore enorme ripercorrere quanto accaduto nella recente vertenza dei lavoratori di Almaviva”.