1. CISL
  2. /
  3. Comunicati stampa
  4. /
  5. Alitalia. Sbarra: “No a...

Alitalia. Sbarra: “No a soluzioni spezzatino. Il governo ci convochi per discutere di un piano industriale serio che aiuti la ripartenza e salvaguardi tutti i posti di lavoro”

Pubblicato il 16 Lug, 2021

 “Abbiamo letto soltanto dai media  questa ipotesi di intesa tra il governo italiano e l’unione europea , se si confermano  le anticipazioni ci sembra un’operazione molto molto  debole”. Così il Segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra ai microfoni di Rainwes24. “L’Italia non ha bisogno di una piccola compagnia  di bandiera regionale, – ha osservato – dobbiamo mettere in campo un grande piano industriale capace di rilanciare il  trasporto aereo non solo nei  confini nazionali ma di intercettare il lungo raggio, di attrezzare la compagnia per il trasporto cargo  per essere  in poche parole competitivi – ha detto ricordando che “il mercato   potenziale  del trasporto aereo già c’era prima della pandemia e ritorna a crescere quindi noi dobbiamo evitare una soluzione industriale spezzatino  che sfregi la compagnia di bandiera  e peggio ancora che ci faccia perdere migliaia e migliaia  di posti di lavoro. Ecco perché vogliamo sapere quali sono i contenuti  di questa intesa che ieri sarebbe stata definita  tra il governo italiano e l’Europa” ha ribadito. “Il governo ci convochi subito  per discutere nel merito , Noi pensiamo che  l’Italia meriti di avere una grande compagnia nazionale  per essere  competitiva nel mercato europeo e internazionale”.

Alla domanda su quali  errori  commessi in tanti anni in Alitalia che non dovranno assolutamente esser fatti con ITA: “E’ del tuto evidente che ci sono stati errori , scelte mancate, piani industriali debolissimi” ha detto. “Non siamo riusciti a trovare un partner di livello internazionale  che ci aiutasse a rilanciare la nostra compagnia di bandiera e a organizzarci soprattutto nel lungo  raggio e nel cargo, però bisogna dire che da quattro anni l’azienda è in amministrazione straordinaria e quindi c’è una pesante responsabilità  dei governi, dei livelli  istituzionali nazionali e sicuramente dobbiamo recuperare. Ecco  perché chiediamo un confronto per discutere di un piano industriale serio con il governo e con la nuova  azienda che abbia come obiettivo quello del rilancio del trasporto aereo, di una compagnia di bandiera degna di tale nome. Non possiamo perdere il nome dell’azienda non possiamo  spezzettare le attività di manutenzione ed è la ragione per la quale  stiamo chiedendo proprio in queste ore un tavolo di confronto  per entrare nel merito dei contenuti e per confrontarci  su un piano industriale che aiuti la ripartenza dell’azienda e salvaguardi  e difenda tutti i posti di lavoro, le competenze  e le professionalità” ha concluso il leader della Cisl .   

Condividi