Roma, 14 giugno 2016. “Stiamo perseguendo un lavoro per proporre e suggerire rimedi ad alcuni articoli contenuti nel Codice degli Appalti che sono stati stravolti al momento della sua approvazione dal Consiglio dei Ministri”. Lo dichiara in una nota il Segretario confederale della Cisl, Giovanni Luciano, in vista dell’ incontro che si svolgerà il prossimo 22 giugno presso la sede capitolina della Regione Toscana, tra i Segretari di Cgil, Cisl, Uil, Franco Martini, Giovanni Luciano, Tiziana Bocchi e la delegata della Conferenza, Cristina Grieco, assessore al lavoro della regione Toscana, inerente il nuovo Codice degli Appalti pubblici e delle Concessioni, con particolare attenzione al tema delle clausole sociali. “Dopo il proficuo incontro con il Presidente dell’Anac, Raffaele Cantone, (al quale è stato consegnato un memorandum di 12 osservazioni, molte delle quali hanno trovato totale condivisione) – continua Luciano – è la volta delle Regioni che hanno un ruolo fondamentale in qualità di stazioni appaltanti. Sarà quindi l’occasione per esplicitare loro le criticità sulla trasparenza, bandi di gara, aggiudicazioni appalti, regolarità delle imprese partecipanti, direzioni lavoro, oltre ad evidenziare la necessità di recuperare la clausola sociale come elemento importante per la tutela dei lavoratori. Su questo ultimo tema – prosegue il sindacalista Cisl – ci aiuta molto quanto fatto nei giorni scorsi dalla Regione Piemonte assieme ai Sindacati Confederali che hanno realizzato un importante protocollo che può essere preso a riferimento come volontà delle parti a sopperire alle mancanze legislative in attesa dei decreti correttivi ma nell’orientamento di valorizzare il lavoratore nello svolgimento dell’opera e rendere il Codice degli Appalti uno strumento di innovazione così come si era proposto di realizzare. All’appello manca ancora l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani e le Commissioni Ambiente e Lavori Pubblici di Camera e Senato. Insomma, conclude Luciano, non staremo inermi nel far valere con proposte concrete le storture che il Codice ha avuto al fine di renderlo effettivamente innovativo, trasparente, legale, operativo,e soprattutto che tuteli i nostri lavoratori”.