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Atahotels/Gruppo Unipol. Fisascat Cisl: 121 lavoratori collocati in mobilità, operazione meramente finanziaria

Pubblicato il 19 Mag, 2016

Roma, 19 maggio 2016. Si è conclusa con un verbale di mancato accordo in sede ministeriale la procedura di licenziamento collettivo avviata dalla catena alberghiera Atahotels/Gruppo Unipol in seguito alla disdetta dei contratti di locazione in 8 strutture a Milano, Roma, Aosta e Cagliari. Sono complessivamente 121 i lavoratori collocati in mobilità; i sindacati di categoria Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs, che avevano richiesto ed ottenuto una proroga della chiusura della procedura con lo scopo di verificare le concrete possibilità di subentro di nuovi players nella gestione degli alberghi e di nuove garanzie sul mantenimento dei livelli occupazionali, hanno stigmatizzato sulla insufficienza delle misure aziendali volte a ridurre il drammatico impatto sociale dei licenziamenti. Amaro il commento di Elena Vanelli, la funzionaria della Fisascat che ha seguito gli sviluppi della complicata vertenza. «Il vulnus sociale è davvero molto grande in una operazione meramente finanziaria che poteva preservare le attività alberghiere e la professionalità dei lavoratori coinvolti per i quali abbiamo tentato di percorrere diverse strade al momento senza via d’uscita» ha dichiarato la sindacalista. La categoria cislina manterrà alta l’attenzione sul destino dei 5 alberghi di Milano e Roma esclusi dalle operazioni di cessione che finora hanno riguardato esclusivamente il Tanka Village di Villasimius in Sardegna e il Planibel Residence in Valle D’Aosta. I sindacati hanno intanto invitato il nuovo proprietario delle strutture Antirion Sgr a dare seguito agli impegni presi al tavolo con il ministero dello Sviluppo Economico sulla ricollocazione dei dipendenti, elemento imprescindibile nelle trattative per la riassegnazione della gestione delle attività alberghiere.

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