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Banche. Colombani (First Cisl): “Buon risultato contratto integrativo per dipendenti Ubi”

Pubblicato il 11 Gen, 2018

Roma, 11 gennaio 2018. “ L’ottenimento dello stesso contratto integrativo dei 16.500 colleghi che operano in banca, per gli 855 dipendenti delle società prodotto del gruppo Ubi, è certamente positivo. Ma il quarto gruppo bancario italiano non può nemmeno pensare di trattare altri lavoratori come figli di un dio minore e quindi vogliamo estendere il contratto anche ai 4.700 che arrivano da Banca Etruria, CariChieti e Banca delle Marche”: è il commento di Riccardo Colombani, della Segreteria nazionale di First Cisl, in merito all’intesa sottoscritta oggi in materia di progressiva estensione della contrattazione integrativa e del welfare di Ubi Banca ai dipendenti di IWBank, Prestitalia, Ubi Factor, Ubi Leasing e Ubi Pramerica. “Nel definire tempi, criteri e modalità di applicazione del contratto aziendale ai dipendenti delle società prodotto – spiega Andrea Battistini, responsabile di First Cisl in Ubi – vengono facilitati anche i processi di mobilità professionale all’interno del gruppo e viene riconosciuta pari dignità a tutti i lavoratori del vecchio perimetro Ubi in materia di welfare. La prossima settimana discuteremo la posizione contrattuale dei lavoratori delle tre bridge bank e auspichiamo che da subito anche loro usufruiscano di tutte le previsioni aziendali”. Il welfare aziendale del gruppo Ubi prevede una serie di agevolazioni per i dipendenti su temi aventi carattere sociale, come la previdenza integrativa, particolarmente significativa in termini di apporto aggiuntivo soprattutto per le fasce giovanili, i permessi per l’assistenza di famigliari ed alcuni contributi destinati alle famiglie monoreddito, che con l’accordo siglato oggi vengono applicati dall’1 marzo 2018 anche ai dipendenti delle società prodotto.

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