Roma, 28 dicembre 2016 – “È scandaloso che la Bce aumenti la richiesta di capitale per il Monte dei Paschi essendo stata la principale causa della necessità di questo aumento: perché, se non fossero filtrate alcune notizie, prima di Natale, sull’impossibilità del Monte dei Paschi di ottenere la proroga, non ci sarebbe stato il calo improvviso di liquidità che invece ha colpito l’azienda”. E’ l’opinione espressa oggi da Giulio Romani, segretario generale di First Cisl, primo sindacato del settore finanziario italiano, in un’intervista a Radio Vaticana. Per quanto attiene alla diversa severità mostrata dalla Bce verso il Monte dei Paschi e verso Deutsche Bank, il segretario generale di First Cisl ricorda che “negli anni le banche tedesche, e non solo, sono state finanziate dallo Stato a piene mani”, mentre in Italia quello attuale “è il primo intervento pubblico dentro le banche e si cerca di vanificarlo”. “L’impressione – commenta Romani – è che ci sia intenzione nel cercare di rendere il sistema bancario italiano sempre più vulnerabile è sempre più aggredibile dall’esterno”. In merito alla questione dei non performing loans riferiti alle imprese insolventi, Giulio Romani, nell’intervista a Radio Vaticana, ha proposto che la clientela oggi in difficoltà, anziché essere oggetto di recuperi forzosi, venga accompagnata a risolvere le proprie problematicità grazie all’istituzione di società di gestioni del credito deteriorato e alla riforma del modello di business delle banche, che dovranno trasformarsi in grandi centro di consulenza piuttosto che in centri di finanza. “Anche il rating delle banche – ha affermato Romani – dovrebbe essere misurato sulla qualità della consulenza che svolgono, e questo sarebbe un bel modo per riproporsi sul mercato per ritrovare fiducia e per provare a cambiare il modello di sviluppo economico in questo Paese”. Ufficio stampa First Cisl