Bologna, 21 gennaio 2019 – “E’ una situazione che preoccupa moltissimo”: cosi’ il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, ha commentato le previsioni della Banca d’Italia che ha rivisto al ribasso allo 0,6% il pil nel 2019 prefigurando una ‘recessione tecnica’ per l’economia italiana. “Il dato sulla crescita, con la forte diminuzione, si accompagna anche ad una flessione davvero considerevole della produzione industriale. Il termine recessione – ha sottolineato Furlan da Bologna, a margine del consiglio generale della Cisl Emilia Romagna – spaventa tutti. In questi anni per uscire dalla crisi economica le italiane e gli italiani hanno fatto tantissimi sacrifici. Abbiamo perso oltre un milione di posti di lavoro e davvero tante imprese hanno chiuso. E’ ovvio che oggi abbiamo bisogno di sostenere al massimo la crescita”.
Per questo “come Cisl, insieme alla Cgil e alla Uil non abbiamo per nulla condiviso la scelta di natura economica che la finanziaria di questo governo ha impostato: si tagliano proprio i fondi per la crescita, sia quelli nazionali che dei territori e – ha continuato il segretario generale della Cisl – si tagliano i fondi per l’innovazione per l’impresa 4.0”. Infine, “si bloccano le infrastrutture, cioe’, si fa esattamente il contrario – ha concluso – di quello che servirebbe per far crescere lo sviluppo, l’economia e il lavoro”.