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Bonifica. Rota (Fai Cisl): “Rilanciare i consorzi e tutelare i lavoratori”

Pubblicato il 6 Lug, 2018

6 luglio 2018 –  “È drammatica la situazione che si è venuta a creare nel Consorzio di bonifica n. 8 di Ragusa. La difficile condizione in cui versano i lavoratori coinvolti, privati del proprio stipendio da undici mesi, non può più essere tollerata. Bisogna mettere da parte egoismi ed interessi di parte e agire concretamente per salvare il Consorzio e tutelare i lavoratori”.  Lo dichiara Onofrio Rota, Segretario generale nazionale della Fai Cisl.

“La crisi del Consorzio – spiega il sindacalista – non è stata determinata solo da gestioni poco oculate. Con gli anni, a seguito delle varie finanziarie regionali, il finanziamento è sceso gradualmente, spostando il carico dalla Regione agli utenti e creando un inasprimento dei rapporti tra organizzazioni datoriali e sindacali. Per gli 80 lavoratori messi in servizio a tempo indeterminato dopo anni di precarietà, in esecuzione di una sentenza del Tribunale, la Regione non ha riconosciuto alcun contributo, poiché andrebbero a totale carico dell’Ente ma, nei fatti, si tratta di operai rientranti nelle garanzie occupazionali disposte dalla Regione e inquadrati nell’ambito di fasce di garanzie di 151, 101 e 51 giornate lavorative. Una situazione di stallo che solo in parte potrà essere sbloccata da quanto ottenuto, grazie alle forti pressioni di Fai Cisl, Flai Cgil e Filbi Uil, con l’approvazione di un emendamento alla manovra del Governo nel collegato alla finanziaria, che prevede un contributo straordinario di un milione di euro per questo Consorzio, somma peraltro ancora non disponibile e insufficiente a sanare le retribuzioni arretrate maturate”.
“Ad oggi – denuncia Rota – i lavoratori continuano a vedere negato il diritto fondamentale alla retribuzione. La mancanza di un confronto proficuo con la dirigenza dell’Ente, inoltre, e la mancanza di un indirizzo politico certo rispetto alla riforma in atto da parte della Regione, rendono tutto più complicato. Tanto che la crisi coinvolge tutto il comparto e non solo il Consorzio di Ragusa. Eppure queste realtà rappresentano dei presidi fondamentali per la messa in sicurezza e la valorizzazione del territorio. È dunque indispensabile che i lavoratori e le loro famiglie non vengano lasciati soli. Le istituzioni locali e nazionali, il mondo delle imprese e le parti sociali, tutti devono impegnarsi in questo momento per trovare soluzioni condivise, che puntino a rilanciare il ruolo dei Consorzi nei prossimi anni”.

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