Vibo Valentia, 6 Ottobre 2017 – “Sindacato agricolo e Associazioni datoriali di categoria sanno dove si nascondono criticità e debolezze: dobbiamo dare forza a questa rete, valorizzarne le competenze, collegare le leve bilaterali e contrattuali alla nuova Legge sul caporalato”. Così Luigi Sbarra, segretario generale della Fai Cisl, intervenuto al convegno Lavoro e Legalità, Immigrazione ed Integrazione, organizzato da FederAgri-Mcl a Tropea. “E garantire, mediante questi strumenti, – aggiunge – un governo più equilibrato del mercato del lavoro agricolo”.
“L’agroalimentare italiano non è né piccolo, né antico: è un tessuto interconnesso, con filiere produttive d’eccellenza. Tuttavia c’è anche una costellazione di realtà marginali in cui proliferano sfruttatori e caporali. Su queste aree va diretta una grande azione di riqualificazione legale, infrastrutturale, sociale, a partire da un disegno che valorizzi le competenze delle Parti sociali. Come diremo l’11 ottobre alla presenza del ministro Martina, in occasione del nostro convegno sull’agroalimentare a Bari – sottolinea ancora Sbarra – la legge c’è, i riferimenti normativi non mancano, ma restano frenati da gravi resistenze alle quali dobbiamo saper rispondere uniti”, avviando anche in ogni territorio colpito “una grande campagna di informazione, coinvolgimento, sensibilizzazione che dia modo a lavoratrici e lavoratori, stranieri e non, di conoscere i propri diritti”. “La partita più importante si gioca prima che scatti il fatto criminale, con un presidio istituzionale e sociale all’altezza. Una sfida che coinvolge tutti e che richiede una salda alleanza tra le forze sane del Paese”, conclude Sbarra.