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Caporalato. Sbarra (Fai Cisl): “Se c’è chi rema contro la legge 199, sappia che non abbassiamo la guarda”

Pubblicato il 4 Apr, 2017

Roma, 4 aprile 2017. “Se ci sono forze che tentano di remare in senso opposto alla legge 199 contro il caporalato e di disinnescare gli strumenti sociali che essa istituisce, queste forze sappiano che il sindacato non abbasserà la guardia ed è pronto alla mobilitazione”. Così Luigi Sbarra, Segretario Generale della Fai Cisl, a margine del sesto congresso della federazione agroalimentare-ambientale della Basilicata. “I numeri – aggiunge il leader Fai – mettono in evidenza come, specialmente al Sud, il comparto primario abbia determinato una forte crescita sia in termini di valore aggiunto che di occupazione giovanile. Risultati conquistati in corrispondenza di filiere che investono sul lavoro di qualità, che resta la via maestra per comparti competitivi e ben internazionalizzati”. Tuttavia, ha aggiunto Sbarra, “accanto a queste realtà si affiancano ancora troppe aree di marginalità e di arretratezza. Zone scollegate dalle reti istituzionali e dalla rappresentanza sociale, dove l’illegalità e lo sfruttamento spopolano. Queste aree richiedono misure e investimenti capaci di rilanciare tutele e dignità della persona che lavora: significa incrementare le ispezioni, ma anche dare piena attuazione agli strumenti partecipati di presidio che abbiamo conquistato con la legge 199 contro il caporalato, a cominciare da Rete del Lavoro e Cabina di Regia, sui quali registriamo incomprensibili ritardi e qualche uscita infelice. Se ci sono forze che lavorano contro, sappiano che noi non staremo a guardare”.

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