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Consumatori. Dal 1° luglio termina il mercato tutelato: le proposte di Adiconsum

Pubblicato il 26 Apr, 2018

26 aprile 2018. “Le imprese di vendita (circa 1.000), sulla base dell’attuale normativa, hanno posto in essere una campagna aggressiva delle loro offerte, per accaparrarsi una fetta di mercato, tenendo conto che 17 milioni di famiglie e 3 milioni di Partite Iva non hanno ancora scelto il mercato libero”. Così il Presidente di Adiconsum, Carlo De Masi, circa la questone inerente alla Legge sulla concorrenza, approvata nel 2017, che ha previsto che dal 1° luglio 2019  il mercato di maggior tutela per l’energia elettrica e il gas cessi definitivamente.
“Sarà, come già lo è, una “battaglia” senza esclusione di colpi da parte di venditori nuovi per trovarsi al 1° luglio 2019 ben posizionati nel mercato libero e per consolidare la loro capacità di vendita – prosegue De Masi – L’oggetto del desiderio resta, sempre e comunque, il consumatore, al quale, già da tempo, viene offerto un contratto con risparmi spesso non realistici e/o con tempistiche discutibili. Come Adiconsum, consapevoli delle condizioni di obiettiva difficoltà in cui versa il consumatore non ancora completamente informato di quello che rappresenta il mercato libero – continua De Masi – in questo periodo abbiamo intensificato le iniziative sul territorio per fornire le informazioni necessarie ai cittadini per attrezzarli ad una scelta consapevole. Ad avviso di Adiconsum – prosegue De Masi – è necessario che le Autorità preposte utilizzino questo periodo per trovare quelle soluzioni volte, da un lato ad accompagnare, con le garanzie necessarie, il passaggio al mercato libero e dall’altro ad una migliore tutela dei consumatori anche nel mercato libero. Di seguito le nostre proposte: 
· assicurare la tutela dei dati degli utenti grazie ad una gestione, sicura e trasparente, come già avviene, attraverso il Sistema Informativo Integrato curato dall’Acquirente Unico 
· aumentare il bonus sociale e renderlo facilmente esigibile alle famiglie incapienti, che sono oltre 5 milioni· fare in modo che le c.d. offerte “Placet”, previste dall’attuale normativa, abbiano caratteristiche simili a quelle che hanno connotato il mercato di maggiore tutela
· prevedere criteri stringenti per essere inseriti nell’“albo” dei venditori 
· obbligare gli operatori di mercato (venditori) alla stipula di fidejussioni proporzionate al numero di clienti serviti 
· garantire i consumatori, in caso di fallimento di imprese venditrici, affinché i costi non vengano scaricati nelle fatture di coloro che hanno già correttamente pagato, come, purtroppo, è già accaduto
· promuovere, in questo anno, una campagna, formativa e informativa istituzionale, volta ad aumentare il livello di autotutela dei consumatori
– definire rapidamente la normativa per la costituzione dei gruppi di acquisto.
Queste, secondo Adiconsum, sono le condizioni e le garanzie utili per un passaggio dei cittadini-consumatori dal mercato tutelato al mercato libero. Ovviamente – conclude De Masi – Adiconsum resta disponibile a fare la propria parte per assistere i cittadini-consumatori, in tutte le proprie sedi sul territorio, per corrispondere a queste nuove esigenze, che, se non opportunatamente governate, possono trasformarsi in emergenze sociali.

 

 

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