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Contratti. Fisascat: “Necessario improntare le relazioni sindacali ad un nuovo modello che possa contribuire alla crescita dei salari e ad un avanzamento della normativa su partecipazione e welfare”

Pubblicato il 22 Feb, 2016

Roma, 22 febbraio 2016. E’ necessario e urgente improntare le relazioni sindacali ad un nuovo modello contrattuale che possa contribuire alla crescita dei salari ed all’estensione della normativa sulla partecipazione e sul welfare integrativo. Un passaggio non più procrastinabile per la Fisascat, la federazione del commercio, turismo e servizi della Cisl, oggi in assise a Roma nella prima riunione del 2016 del Consiglio Generale di categoria. «Bisogna riprendere dalla concertazione tra le Parti Sociali e stringere sulla definizione di un nuovo modello contrattuale così come abbiamo proposto nel documento unitario che abbiamo condiviso con Cgil e Uil – ha dichiarato il segretario confederale Cisl Gigi Petteni presente ai lavori – Un documento che si propone di costruire un moderno sistema di relazioni sindacali che punti all’estensione e alla qualificazione dei due livelli di contrattazione, alla partecipazione attiva dei lavoratori e al consolidamento delle regole sulla rappresentanza e sulla rappresentatività». Pensiero ampiamente condiviso dalla Fisascat. «Un moderno e innovativo sistema di relazioni sindacali è oggi indispensabile per affrontare le sfide che la crisi ci ha posto dinanzi – ha commentato il segretario generale della categoria cislina Pierangelo Raineri – innanzitutto il mantenimento delle tutele e dei diritti dei lavoratori in un mercato del lavoro in evoluzione, dove la flexicurity ha dettato le nuove regole». «Noi crediamo e lo abbiamo sempre sostenuto, che se è inevitabile parlare di flessibilità, la si debba necessariamente ricondurre nell’ambito della contrattazione che deve poter conservare le prerogative dei due livelli, nazionale e decentrato, pur assicurando un nuovo impulso al 2° livello per agganciare le logiche salariali alla produttività e per contrattare appunto, sul territorio e in azienda, nuove formule di partecipazione alla governance di impresa e un nuovo ruolo dei sistemi bilaterali di origine contrattuale» ha aggiunto il sindacalista che ha sollecitato l’avvio del confronto di merito sul nuovo modello contrattuale proposto ad inizio anno dalle confederazioni Cgil Cisl Uil. «Nei settori del commercio turismo e servizi sono oltre 2milioni i lavoratori in attesa dei nuovi contratti nazionali di lavoro in media da oltre due anni – ha concluso Raineri – Auspichiamo che le Parti Sociali trovino presto una intesa sulle nuove regole proposte dai sindacati confederali, per scongiurare un intervento del Governo su salario minimo e contrattazione e per ricondurre i confronti sui rinnovi contrattuali su elementi innovativi che sappiano valorizzare il lavoro ed assegnare un nuovo ruolo alle lavoratrici ed ai lavoratori». I lavori del Consiglio Generale Fisascat proseguiranno anche domani con una analisi sullo scenario globale.

Ufficio Stampa Fisascat Cisl Nazionale

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