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Covid. Sbarra: “A rischio la ripresa; valutare l’obbligo vaccinale”

Pubblicato il 29 Dic, 2021

“Il 2021 si chiude con una impennata dei contagi in tutte le aree geografiche che mette a rischio non solo la tenuta del nostro sistema sanitario ma la stessa ripartenza economica. L’andamento della curva pandemica, rispetto a un anno fa, e’ mitigata negli effetti da una campagna vaccinale che ora deve ulteriormente consolidarsi. Va sostenuta di piu’ la diffusione delle somministrazioni nei luoghi di lavoro e va considerata, come la Cisl chiede da mesi, anche l’opportunita’ di introdurre l’obbligo alle immunizzazioni”. E’ quanto sottolinea il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra in un intervento su “Il Messaggero”. “Dire si’ al vaccino e’ dire si’ alla vita, proteggere la salute propria e del prossimo, tornare alla vita sociale, accelerare la ripresa. Il percorso fatto nell’anno che abbiamo alle spalle non puo’ interrompersi” aggiunge il leader Cisl che fa il bilancio del 2021.

“Sono stati mesi intensi, scanditi dall’impegno della Cisl a costruire le condizioni di un dialogo sociale indispensabile per arginare gli effetti del virus e aprire una stagione di riforme. Con questo spirito abbiamo tagliato molti traguardi fondamentali: dal Patto per il pubblico impiego a quello
sulla Scuola, dai nuovi protocolli sulla sicurezza nei luoghi di lavoro all’intesa sulla vaccinazione nelle aziende, dagli accordi sull’uscita dal blocco dei licenziamenti fino all’ultimo e determinante accordo quadro sullo smart working. E’ stato un percorso tutt’altro che semplice. Ma alla fine siamo riusciti a costruire insieme le basi di una prima risposta alla crisi, senza mai spezzare i fili del confronto con le istituzioni e le associazioni
imprenditoriali” sottolinea Sbarra.

“Culmine di questo cammino e’ stato l’iter della legge di bilancio: un provvedimento nato a ottobre con rilevanti profili di inadeguatezza e che, grazie all’azione responsabile degli ultimi due mesi, presenta oggi fondamentali elementi espansivi, coesivi e di
giustizia sociale. Gli avanzamenti sono il frutto di una scelta precisa: un’azione sindacale costruttiva, che ha puntato a rafforzare l’interlocuzione senza incendiare il conflitto in un momento cruciale della storia nazionale. I risultati sono arrivati su questa via -conclude – e su questa via dobbiamo proseguire anche nel 2022″.

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