8 agosto 2020- “Ci sono indubbiamente degli aspetti positivi nel decreto agosto varato ieri sera dal Governo ma aspettiamo di leggere il testo definitivo prima di esprimere un giudizio dettagliato e completo”. Lo sottolinea la Cisl in una nota.
“Il pacchetto lavoro del decreto contiene misure urgenti ed indifferibili di tipo difensivo, su cui complessivamente esprimiamo apprezzamento. Tuttavia il provvedimento non è esente da alcune lacune che vanno colmate durante l’iter parlamentare.
“Il pacchetto lavoro del decreto contiene misure urgenti ed indifferibili di tipo difensivo, su cui complessivamente esprimiamo apprezzamento. Tuttavia il provvedimento non è esente da alcune lacune che vanno colmate durante l’iter parlamentare.
È positivo il rifinanziamento di 18 settimane aggiuntive di ammortizzatori covid, ma bisogna accelerare i tempi dei pagamenti. La formula di mediazione individuata sullo stop ai licenziamenti è un passo avanti, ma non è sufficiente a tutelare centinaia di migliaia di persone destinate in questo modo a uscire dal regime di protezione già a metà novembre. Bisogna estendere le tutele per tutti, stabilendo la possibilità di far ricorso agli strumenti ordinari fino a fine anno. Occorre assolutamente tenere collegate le persone al lavoro per un periodo sufficiente ad agganciare una ripresa produttiva più ampia. La decontribuzione per chi investe nel sud e le altre misure di sostegno fiscale alle attività produttive sono indubbiamente utili anche se occorre fare di più per incentivare le assunzioni dei giovani, delle donne, dei disoccupati. Il tema è far partire anche gli investimenti pubblici sulle infrastrutture, sull’innovazione, la digitalizzazione, sulla formazione delle nuove competenze per ricostruire il paese. Così come essenziali sono gli investimenti nella sanità pubblica, nella scuola, università e ricerca, nella sicurezza dei luoghi di lavoro, rinnovando anche tutti i contratti nazionali scaduti pubblici e privati in modo da modernizzare le relazioni industriali e garantire una maggiore partecipazione dei lavoratori. È ormai improrogabile aprire la discussione su una riforma del fisco capace di alzare i salari e le pensioni, in modo da sostenere i consumi e quindi anche le nostre imprese. Per questo la Cisl chiede al Governo l’apertura nelle prossime settimane di un vero confronto concreto e responsabile sui temi del lavoro, della crescita e del migliore utilizzo delle risorse del recovery fund. A sostegno delle nostra piattaforma confermiamo la giornata di mobitazione nazionale unitaria del 18 settembre per sollecitare una svolta nel segno dell’equità e della riduzione delle diseguaglianze sociali presenti oggi nel paese”.