26 settembre 2018 – “Il Governo deve sciogliere in maniera chiara e trasparente tutti i nodi del decreto per Genova a cominciare da quello delle risorse per la ricostruzione del ponte collassato il 14 agosto scorso”. E’ l’appello della Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan, lanciato attraverso la pagina Facebook della Cisl. “Le assicurazioni verbali dei Ministri nelle trasmissioni televisive non bastano più e non sono sufficienti. A più di un mese e mezzo del crollo disastroso del ponte Morandi, non è ancora chiaro il percorso che il Governo e le istituzioni vogliono seguire per risolvere una situazione sempre più complicata per la città di Genova e per le attività economiche dell’intera regione. Nessuno conosce ancora il contenuto del decreto annunciato tre settimane fa ed approvato dal Consiglio dei Ministro con la strana formula del “salvo intese”. Non sappiamo il nome del Commissario che dovrà gestire la ricostruzione del ponte e la sistemazione di tutta l’area oggi completamente distrutta. C’è un gioco di annunci, rinvii, rimpalli di responsabilità, nel quale si coprono incompetenze, strumentalizzazioni politiche, demagogia. Rimangono tutti gli interrogativi sui costi, sulle coperture finanziarie, sui tempi e sulle modalità della ricostruzione del ponte, il perimetro degli sgravi fiscali e degli aiuti per le aziende, le misure sull’area del porto e della zona franca, la deroga alla legge Madia per le assunzione nella pubblica amministrazione. In mezzo ci sono gli sfollati che aspettano una casa e di conoscere quale sarà il loro futuro, i lavoratori di un distretto industriale già fragile, le imprese in difficoltà, le attività turistiche che già soffrono, i cittadini e le famiglie di Genova che assistono davvero increduli a questa lunga diatriba. Qui è in gioco la credibilità del “sistema paese” e non solo quella dei partiti che guidano in questo momento il Governo. Quanto tempo ci vorrà per costruire il ponte? Questo vogliono sapere i cittadini. Un impegno chiaro, preciso. Genova è una città operosa, ha resistito a tante tragedie nel corso della sua storia. Abbiamo riconosciuto agli amministratori locali di aver gestito questa emergenza con grande senso di responsabilità, mettendo in piedi in queste settimane anche il salone nautico in un momento non certo facile per la città. Ma ora bisogna decidere, dando risposte definitive alla comunità genovese ed a tutto il paese che sta seguendo questa vicenda con grande tensione emotiva e preoccupazione”.